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Numero 9 - Novembre 2013
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Chi finanzia il fondo di istituto? ...noi!

In una ditta qualsiasi, la contrattazione decentrata viene finanziata con soldi aggiuntivi che ogni datore di lavoro mette di tasca sua in aggiunta a quello previsto dai contratti nazionali; per la scuola il meccanismo è diverso


30 Ottobre 2013 | di Antonio Antonazzo

Chi finanzia il fondo di istituto? ...noi!
Dal 1994, il meccanismo alla base del rinnovo contrattuale del comparto scuola ha subito un netto cambiamento passando dagli scatti biennali, che permettevano un automatico adeguamento dei nostri stipendi al costo della vita, ad una procedura che ha introdotto la contrattazione integrativa (Fondo di Istituto). Secondo questa procedura, i contratti andrebbero stipulati ogni 4 anni, per quanto concerne la parte normativa, e ogni biennio per quella economica. A tal fine quindi, il Governo ed il Parlamento, devono trovare le risorse economiche per finanziare il nostro contratto. Lo fanno sulla base dell'inflazione programmata che, solitamente e volutamente è sempre molto inferiore a quella reale, con eventuale recupero della differenza tra l'inflazione reale e quella programmata, ogni due anni.

Non solo questo meccanismo è risultato essere penalizzante per la categoria docenti a causa del fatto che la cadenza dei contratti non è mai stata rispettata ( se non bloccata ) e che il recupero del differenziale dell'inflazione è stato solo parziale, ma anche perchè parte delle risorse contrattuali così calcolate è stata sottratta a monte per finanziare il fondo di istituto.

In una ditta qualsiasi, la contrattazione decentrata viene finanziata con soldi aggiuntivi che ogni datore di lavoro mette di tasca sua in aggiunta a quello previsto dai contratti nazionali; per la scuola il meccanismo è diverso. Si sottraggono a monte delle risorse che vengono destinate a valle e distribuite autonomamente dalle scuole con criteri disomogenei e spesso discutibili.

E' come se in qualche modo noi ci pagassimo da soli lo straordinario. Se consideriamo poi che, dati alla mano, il fondo di istituto viene utilizzato in gran parte per fini organizzativi che competono al Dirigente, si può affermare che, in qualche modo il Dirigente paga con i nostri soldi il lavoro che toccherebbe a lui fare.

In allegato si riportano in tabella i vari articoli del nostro contratto che riguardano l'argomento in questione.

Si sono prese in considerazione solo quella parte delle risorse contrattuali per la contrattazione integrativa direttamente collegabili alle trattenute ''ad personam'' fatte a monte. Per il fondo di Istituto vengono destinate ulteriori risorse, rispetto a quelle considerate, per un ammontare complessivo pari a 924,04 milioni di €. Se si distribuisse a pioggia tutto il fondo di istituto, senza distinzione tra docenti e ATA, si avrebbero in busta paga circa 1.150€ in più ogni anno. La domanda da porsi è: Quanti di noi hanno tratto beneficio da questo sistema?


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Direttore Responsabile: FRANCO ROSSO
Responsabile di Redazione: RENZA BERTUZZI
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Hanno collaborato a questo numero:
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