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Numero 1 - Gennaio 2014
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Accordo sulla distribuzione del MOF al 50%. E adesso cosa succede?

La Gilda degli insegnanti crede che debba essere sempre prevalente la difesa della retribuzione base dei docenti rispetto al premio dell'accessorio fatto con il FIS


28 Dicembre 2013 | di Fabrizio Reberschegg

Accordo sulla distribuzione del MOF al 50%. E adesso cosa succede?
Con due mesi di ritardo e dopo riunioni interlocutorie tra Amministrazione e OO.SS. si è giunti ad un accordo per garantire alle scuole almeno una parte significativa del Monte dell'Offerta Formativa (MOF) all'interno del quale la voce principale è data dal Fondo delle Istituzioni Scolastiche (FIS). In concreto, su un totale del Mof che ammonta annualmente a circa 900 milioni di euro sono immediatamente finanziati alle scuole 521.036,414 milioni di euro garantendo così la copertura totale per le sole voci relative alle ore eccedenti e per i corsi di recupero nella secondaria di secondo grado, così come definito dall'accordo del marzo 2013 in sede ARAN che aveva riconosciuto il pagamento dello scatto del 2011.
La mancata distribuzione del totale del MOF è determinata dalla richiesta da parte delle OO.SS. del recupero dello scatto del 2012 che può essere finanziato dalle economie determinate dall'applicazione della riforma Gelmini e dalle economie che possono essere recuperate proprio all'interno di alcune voci del MOF. Il necessario atto di indirizzo del Ministro all'ARAN consente quindi di riaprire la contrattazione sull'utilizzo delle economie per il finanziamento dello scatto del 2012. Mentre scriviamo non sappiamo ancora se e quando si apriranno i tavoli di contrattazione presso l'ARAN. Sappiamo che per pagare lo scatto del 2012 servirebbero circa 320 milioni di euro, 120 milioni di euro sono le economie certificate dal Ministero del'Economia relative agli effetti della riforma, più di 270 milioni erano i soldi non ancora spesi nelle casse delle scuole al 31 agosto 2013. Sappiamo bene che quest'ultima cifra deve essere ricalcolata in relazione alle spese che, dopo la fase dell'impegno, possono essere state liquidate negli ultimi mesi del 2013, ma sicuramente i ''risparmi'' delle scuole sono significativi.
Per arrivare alla copertura dello scatto del 2012 potrebbe essere necessario toccare nuovamente il MOF e parte del FIS delle scuole come è accaduto nella precedente tornata contrattuale all'ARAN che ha visto l'opposizione della sola Flc-Cgil. La FGU Gilda degli Insegnanti è disponibile a discutere di una ulteriore rimodulazione del MOF per la copertura dello scatto del 2012. Perchè?

- Le risorse del MOF sono soldi dei lavoratori della scuola, non sono spese di funzionamento delle scuole come i dirigenti scolastici vorrebbero far credere. Potevano essere utilizzate per l'aumento delle retribuzioni base del personale se non fosse passata l'ideologia premiale del lavoro accessorio che ha caratterizzato tutti i contratti degli anni '90 del secolo scorso e che è stata sposata acriticamente dai confederali.
- Il FIS, che rappresenta, la gran parte delle risorse del MOF, è stato ed è utilizzato per la contrattazione di natura aziendale tra dirigenza e RSU portando a inaccettabili disparità di trattamento tra i lavoratori che svolgono analoghe funzioni tra scuola e scuola e contribuendo ad un utilizzo del fondo a favore delle funzioni di aiuto alla dirigenza e all'amministrazione. In troppi casi il FIS viene usato come ''tesoretto'' dei dirigenti per premiare gli ''amici'' con la connivenza o l'impotenza delle RSU. Non a caso la Gilda ha da sempre chiesto il superamento della frammentazione aziendalistica dei contratti stipulati dalle RSU di Istituto.
- Abbiamo calcolato che più del 40% del FIS viene utilizzato non per migliorare la didattica e l'insegnamento, ma per pagare funzioni amministrative e burocratiche che di fatto sono in capo alla dirigenza. Si pensi ai collaboratori del dirigente, ai coordinatori di classe, dipartimento, ai responsabili di sede, ecc.ecc. Di fatto i soldi dei lavoratori servono per far funzionare la macchina gestionale della scuola che, soprattutto dopo il decreto 150/09 Brunetta fa riferimento alla dirigenza scolastica. I dirigenti così si sentono legittimati ad usare i soldi dei lavoratori per il semplice funzionamento dell'amministrazione.

Per questo crediamo che debba essere sempre prevalente la difesa della retribuzione base dei docenti rispetto al premio dell'accessorio fatto con il FIS. La Gilda da sempre chiede che le spese di funzionamento gestionale delle scuole siano attribuite a specifica voce del bilancio del Ministero senza l'utilizzo delle risorse contrattuali. Se sarà necessario toccare ancora il MOF e il FIS per garantire lo scatto del 2012, che ha effetti sulle retribuzioni di tutto il personale della scuola, la Gilda degli Insegnanti sarà favorevole.
E' invece fondamentale che il governo attuale e i futuri governi abbiano il coraggio di investire risorse importanti sulla scuola dopo un ventennio di tagli pesantissimi e di spending review che hanno visto scuola e sanità farsi carico del bilancio dello Stato. Molti parlano di riaprire la contrattazione per il nuovo CCNL scuola. Il Ministro Carrozza vorrebbe un nuovo contratto di lavoro incentrato essenzialmente sulla revisione della parte normativa accompagnandolo con una serie di ''riforme'' che la Gilda-Fgu ritiene inaccettabili (si pensi alla proposta di riduzione di un anno del percorso formativo della secondaria di secondo grado, alla ventilata abolizione del valore legale del titolo di studio o alla abolizione definitiva degli scatti di anzianità a favore del mitico ''merito''). La Gilda degli Insegnanti sarà disponibile alla riapertura del contratto solo di fronte a nuove, importanti risorse che riportino gli stipendi dei docenti a livelli decorosi e che sappiano valorizzare la complessa professionalità da loro espressa. Nell'attesa di scelte politiche conseguenti è d'obbligo riportare da subito parte del FIS e del MOF nella retribuzione base dei docenti.


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