Come si è arrivati a
questo decreto
La riforma, dice il
ministro dell’educazione Maria Lourdes Rodrigues, introduce criteri
di efficacia, merito e responsabilità nelle retribuzioni. Porta a suo a
sostegno la situazione disastrosa del sistema scolastico che vede un 40% di
dispersione scolastica, di cui un 15% prima della scadenza dei nove anni di
obbligo (in Portogallo l’istruzione obbligatoria termina a 15 anni).
Il programma scolastico
del Partito Socialista- attualmente al Governo- prevedeva di dimezzare il
tasso di abbandono, ma è stato attuato con misure quanto meno discutibili:
lo scorso anno sono state chiuse infatti 1700 scuole con meno di 20
alunni e per il prossimo anno si prevede di chiuderne altre 900.
Nello stesso tempo si prevede di arricchire il curricolo scolastico con
nuove materie, di alzare a 18 anni l’obbligo scolastico, introducendo la
formazione professionale nella secondaria, e creando la figura del docente
unico nei primi due anni.
Il governo portoghese ha
deciso di procedere unilateralmente alla revisione dello statuto sulla
carriera degli insegnanti, noto come ECD. Dato il suo contenuto, che si
occupa, principalmente, delle condizioni di lavoro dei professori che
esercitano la loro attività professionale nel settore pubblico,
quest'ultimo è uno dei documenti legali tutelato dalle disposizioni della
legge sul negoziato collettivo per l'amministrazione pubblica, - legge n°
23/98, del 26 maggio 1998 – che prevede, dunque, per la sua modifica,
negoziati obbligatori ed un insieme di norme e regole che vanno rispettate
nel corso delle procedure.
La reazione dei sindacati
Giudizio fortemente negativo è stato espresso da tutte le Associazioni
sindacali degli Insegnanti. Mario NOGUERA, rappresentante per la
FENPROF nella commissione per la contrattazione col Ministero
dell’Educazione ha così dichiarato:
“ Quello approvato è
lo “Statuto” del Ministro dell’Educazione. Le azioni di lotta della
categoria, che ormai durano da vari mesi continueranno anche in futuro.
Questo è lo Statuto del ME ( Ministero dell’ educazione) non degli
Insegnanti.
E’ vero che le modifiche allo statuto sono state approvate dal Governo e
ratificate dal Presidente della Repubblica, ma la sua attuazione dipende
dalla emanazione delle 24 norme regolamentari (decreti e ordinanze) che
dovranno regolare aspetti molto importanti, quali l’accesso alla carriera e
la sua progressione, la valutazione delle prestazioni, le norme per i nuovi
concorsi, la formazione e molti altri. Molte azioni di lotta quindi si
svilupperanno attorno a queste questioni , anche se la principale
opposizione rimarrà contro lo “Statuto del ME” perché sia rapidamente
cancellato.
Decisamente da
contestare il rapporto dell’OCDE ('Education at a Glance 2006' ) secondo il
quale i professori portoghesi sarebbero ben pagati pur essendo quelli che
lavorano di meno nella scuola. Appare chiaro che questa revisione dello
Statuto della Carriera dei Docenti è una imposizione ministeriale che è
stata determinata da un lato da motivi di natura “economica ”, cioè risparmi
(senza tener conto delle conseguenze, pur di raggiungere i propri obiettivi)
e, dall’altro, da un’ atteggiamento permeato da scarsa stima verso la
categoria dei docenti.
Inoltre, questo Statuto Ministeriale è pessimo: farà crescere la
disoccupazione, determinerà soprannumerarietà di docenti e provocherà anche
maggiore instabilità, nello stesso tempo peggioreranno le condizioni di
funzionamento delle scuole e la stessa qualità dell’insegnamento.
Sul piano
costituzionale, si prevedono incontri con il “Provedor de Justiça”
(mediatore) e con il gruppo parlamentare Socialista (PS); chiesto un
incontro anche al Presidente della Repubblica. Infine, le organizzazioni
sindacali che partecipano alla stesura della piattaforma sindacale
(contratto) presenteranno una formale protesta contro il Governo Portoghese
alla Organizzazione Internazione del Lavoro (ILO).
Sul piano
giuridico-costituzionale, l’ufficio legale della FENPROF ha elaborato un
suo documento relativo al nuovo ECD per sollecitare un parere di
costituzionalità dello stesso.
Sul piano
negoziale, come FENPROF svolgeremo, nella trattativa per i regolamenti,
azioni atte a recuperare punti eliminati e ad attenuare gli effetti che le
nuove misure conseguenti all’applicazione del nuovo ECD del Ministero,
determineranno.
Tuttavia, non ci illudiamo, questo statuto va combattuto soprattutto con
l’azione dei professori e degli educatori, azioni che saranno decisive.
Dovremo combattere contro l’ECD e non arrenderci alla perversione dei suoi
meccanismi. Se questo statuto del ME trova terreno fertile, scaverà profonde
divisioni tra i professori, determinerà individualismi e una cattiva
competizione, rendendo molto penosa la professione docente, demotivata e
priva di qualunque attrattiva per i giovani. Che scuola sarà dunque quella
che ne verrà fuori? Che società ne potrà scaturire da essa? “
Per questo la Fenprof, il principale sindacato degli insegnanti portoghesi,
ha dichiarato il 19 gennaio giornata di lutto nazionale per la scuola
portoghese.
19 marzo 2007