Presentazione

        

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

OPINIONI


 

punto elenco

Sulla carriera
di Gioacchino Russo

punto elenco

Democrazia e carriera nel preside elettivo
di Bruno Telleschi

punto elenco

Professione docente e "carriera"
di Giorgio Quaggiotto

punto elenco

Riforma della scuola e libertà di insegnamento: un’ipotesi di ridefinizione della professione docente
di Gianfranco Claudione

punto elenco

L'insegnante come professionista (un'ipotesi di progressione professionale)
di Fabio Pipitò

punto elenco

Il "merito": considerazioni e valutazioni in un congresso dell'ARAN
di Renza Bertuzzi

punto elenco

Ragionando intorno alla carriera (presentazione del sito)
di Serafina Gnech

 

LA CARRIERA DEGLI ALTRI

punto elenco

Uno sguardo alla scuola spagnola

punto elenco

Insegnanti nella vicina Austria

punto elenco

Docenti inglesi fra punti, fasce, premi e licenziamenti...

punto elenco

La valutazione secondo Monteil: ispezione più rapporto triennale

punto elenco

La situazione in Francia

punto elenco

Merito o professionalità? Uno sguardo all'Europa

punto elenco

La situazione in Francia

 

LEGISLAZIONE

punto elenco

PDL 4095 (Napoli)

punto elenco

PDL 4091 (Santulli)

 

DOCUMENTI

punto elenco

Assemblea Nazionale Gilda - Fiuggi, 16-17-18 gennaio 2004: Relazione della Commissione Carriera

punto elenco

Sintesi del Documento di lavoro ARAN del 18 dicembre 2003

 

 

Ragionando intorno alla carriera

di Serafina Gnech

 

Di carriera dei docenti si è ripreso a parlare… Ma si è mai smesso? No. Salvo nel periodo che ha fatto seguito allo sciopero del 17 febbraio 2000 contro l’art. 29 del contratto del ‘99, il famoso “Concorsone”. Ora, dunque, di carriera si parla. E non solo all’interno della Commissione Aran-sindacati. Sono anche in discussione due progetti di legge relativi alla modifica dello stato giuridico dei docenti, che contengono anche una possibile definizione di carriera. Uno di Forza Italia, Udc e Lega, l’altro di Alleanza Nazionale. Di carriera intendiamo parlare anche noi. All’interno di uno spazio a-politico o, se vogliamo, pre-politico, come può essere quello del Centro Studi. Vi ospiteremo opinioni personali ed eventuali bozze di proposta. Vi inseriremo documenti informativi sulla realtà italiana ed europea, documenti ufficiali e proposte legislative, insomma quanto possa permetterci di penetrare una tematica che si è dimostrata e si dimostra tuttora estremamente complessa e delicata. Senza dimenticare mai che siamo noi, comunque e sempre, gli attori in gioco e che il nostro silenzio, la nostra indifferenza o la nostra acquiescenza non possono che fare il gioco degli altri… [leggi]

 
 

Opinioni

 

Democrazia e carriera nel preside elettivo
di Bruno Telleschi


Supponendo che l'elettorato passivo sia circoscritto per competenze certificate, il preside potrebbe costituire una forma di carriera per gli insegnanti. Si tratterebbe cioè di creare per selezione una fascia di competenti tra cui eleggere il preside. L'incarico potrebbe essere triennale e compensato da una indennità, inferiore comunque agli stipendi ingiustificati degli attuali dirigenti. Prima o dopo l'incarico si tratterebbe di un insegnante che insegna come gli altri. (S'intende che il ruolo del preside deve essere ridimensionato a garanzia della libertà di insegnamento e dell'autonomia collegiale). [leggi]

 


 

Professione docente e "carriera"

di Giorgio Quaggiotto


Qualche considerazione preliminare, essenziale, credo, per parlare di carriera* e stato giuridico, ma soprattutto di chi siamo e una doverosa premessa: altro è difendere la qualità della Scuola come istituzione dello Stato, altro è difendere la qualità della Scuola come servizio. Io credo che molte delle cose che ho sentito, anche fra di noi sul sistema di valutare al fine di avere/ottenere una carriera, attengano ad una idea, non assurda, di Scuola come servizio pubblico di qualità. Ma questa non è la nostra idea di Scuola. L'"ineluttabilità" di questa carriera, (peraltro senza soldi), presuppone l'accettazione dell'ineluttabilità di un modello.
[leggi]    

 


 

Sulla carriera

di Gioacchino Russo

 

Sono iscritto alla Gilda da molti anni. Con questa rubrica mi viene data la possibilità di esprimere la mia idea circa la carriera degli insegnanti. Io sono d'accordissimo sulla proposta di istituire una carriera anche per gli insegnanti, e penso che lo siano tutti i docenti. La carriera la vedo soprattutto nel fare riconoscere a tutti i docenti il titolo di Dirigenti didattici lasciando ai presidi quello di Dirigenti scolastici. Tale richiesta è supportata dal fatto che, chi decide sulla didattica e quindi, i veri responsabili, sono i professori. [leggi]

 


 

Il “merito”: considerazioni e valutazioni in un Congresso dell’Aran

di Renza Bertuzzi


La sintesi che segue cercherà di tracciare un riepilogo ragionato di quell’inversione di tendenza (dagli aumenti retributivi legati all’anzianità e uguali per tutti agli aumenti legati agli incentivi) denominata "razionalizzazione nella Pubblica Amministrazione", ed utilizzerà i principali interventi presentati ad un Seminario tenuto dall’ARAN il 26-27/ 1/’96 a Roma e pubblicati nel “Quaderno Aran”, n. 10: “Razionalizzazione e relazioni industriali nella Pubblica Amministrazione”, a cura della Franco Angeli. [leggi]

 


L’insegnante come professionista
(un'ipotesi di progressione professionale)
di Fabio Pipitò

Dal tema della progressione professionale e delle conseguenti differenziazioni stipendiali non credo che gli insegnanti possano sottrarsi, non solo per evitare che i nostri profili professionali vengano modificati attraverso provvedimenti legislativi prima che ai tavoli di contrattazione sindacale, ma anche per dare dei contenuti alla nostra richiesta dell’area contrattuale separata. Ritengo che il nostro ruolo (dico della Gilda) dovrebbe essere quello di suscitare il dibattito tra tutti i colleghi sulle varie tematiche professionali che attengono al nostro lavoro: insomma, l’obiettivo ultimo, al di là delle varie rivendicazioni e vertenze di tipo sindacale, dovrebbe essere quello di promuovere innanzitutto all’interno della categoria “l’orgoglio professionale”, la consapevolezza del ruolo decisivo degli insegnanti e della scuola all’interno di ogni società che voglia vantarsi di definirsi civile, la determinazione nel contrapporsi a qualunque politica che tenda a svalutare il significato e il ruolo della cultura e dell’istruzione.  [leggi]


 

Riforma della scuola e libertà di insegnamento: un’ipotesi di ridefinizione della professione docente

di Gianfranco Claudione

 

Le proposte qui presentate vanno assunte come un’ipotesi di lavoro e di riflessione che offra un contributo, si spera significativo, al dibattito in corso sulla identità e la valorizzazione professionale dell’insegnante nel nuovo modello di scuola che va progressivamente definendosi. E’ parere di chi scrive, tuttavia, che tale dibattito sia inficiato a monte da una concezione gravemente riduttiva e alienante della professionalità docente. Concepire, come si fa da parte non solo governativa ma anche sindacale, percorsi di carriera legati agli aspetti organizzativo-gestionali della scuola, pretendendo che la «valorizzazione» della professionalità docente possa coincidere con una dislocazione funzionale, mortifica e svilisce l’intrinseco valore sociale dell’insegnamento e creerà, probabilmente, più problemi di quanti non ne risolva (sempre ammesso che ne risolva qualcuno). [leggi]