Convegno - il Triangolo: insegnanti, genitori e studenti nella scuola della riforma. - Prato 20.02.04
Vivere la scuola oggi - il Convegno di Prato
Un salutare "tuffo" nei problemi educativi…
Dei lati del "triangolo" - insegnanti, genitori e studenti - che dava il titolo al convegno, indubbiamente il più "esplorato" è stato quello relativo alla famiglia che, grazie alla Moratti, sembra entrare nella scuola con tutto il suo peso e tutte le sue contraddizioni, in primis quelle legate alla sua definizione sociologica, come ha rilevato il Prof. Dallari dell'Università di Trento, con la complessità di relazioni e le incertezze che esse creano, nella famiglia e nella scuola, aspetti chiaramente illustrati nella relazione del Dott. Bartolozzi e nell’intervento del Dott. Barbieri, entrambi psicologi.
La presentazione del coordinatore provinciale, Giuseppe Lorenzo, ha messo in luce l’importanza degli spazi di confronto e di riflessione, mentre la relazione di Renza Bertuzzi, redattrice di ‘Professione Docente’ ha inteso rilevare gli esiti più significativi – e spesso del tutto inattesi – della sperimentazione della riforma della scuola elementare, emersi in un’inchiesta condotta da ‘Professione Docente’ in un campione di scuole del sistema paritario, cioè sia statali che private. (www.gildains.it – Professione Docente). Gianluigi Dotti, del Centro Studi Gilda, ha tracciato il percorso storico che conduce dalla ‘scuola istituzione’ alla ‘scuola-quasi-servizio’, con particolare riferimento alla mutazione di equilibri, ruoli, responsabilità in particolare di docenti e famiglie.
Silvana Boccara, coordinatrice della Regione Toscana ha usato toni duri nel denunciare la perdita di ogni funzione emancipatrice della scuola, chiamata, nella visione odierna, a rispondere a interessi unicamente privatistici.
L'intervento del vice-coordinatore nazionale della Gilda, Rino di Meglio, ha invece indicato efficacemente una prospettiva di alternativa alla riforma Moratti, basata sulla coscienza e sulla costruzione dell'identità professionale degli insegnanti.
In chiusura, Serafina Gnech, coordinatrice del Centro Studi nazionale, ha evidenziato l’angustia dell’orizzonte, in cui si situa una trasformazione interamente centrata sul familismo individualistico e sulla ragione strumentale.
Nell'impossibilità di dare un resoconto esauriente ( che verrà prossimamente pubblicato su ‘Professione Docente’), importante sottolineare come gli approfondimenti proposti, anche nel dibattito oltre che nelle relazioni e negli interventi programmati, abbiano segnato la distanza tra la mancanza di fondamenti filosofico-pedagogico-didattici e la superficialità che hanno caratterizzato tanto la riforma precedente quanto l'attuale, così come la posizione fortemente critica di associazioni professionali storiche come il CIDI (rappresentato dalla vice-presidente nazionale Dott.ssa Toselli) e L'UCIIM, con il presidente della Toscana Prof. Coltelli, emerse nel corso del convegno.
Come è inevitabile che avvenga ogni volta che a confrontarsi sulla scuola e l'educazione sono coloro che la vivono ogni giorno.
a cura di Roberto Baretton