Il ponderoso e analitico
documento si occupa, tra l’ altro, dello stato dei rapporti tra Amministrazione
scolastica centrale e gli Uffici scolastici regionali; tra gli uffici
scolastici regionali e Centri per i servizi amministrativi; delle analisi sia
delle problematiche del sistema finanziario-contabile, sia dei possibili modelli
gestionali.
Si tratta di un’ analisi
completa e particolareggiata, in cui il magistrato relatore, Giovanni Coppola,
rileva una serie di elementi negativi che impediscono alle scuole dell’
autonomia di perseguire l’ efficacia e l’ efficienza.
In particolare,
si dice nella relazione, i fondi vengono erogati alle scuole con troppa
lentezza e ciò incide sull’ attuazione dei POF, tanto che, in molti casi,
i progetti non riescono nemmeno a partire. I fondi in ritardo diventano
mancate spese, che si trasformano in avanzi di amministrazione, cioè forme di
autofinanziamento che permettono alle scuole di gestirsi le spese dell’ inizio
d’ anno, quando i fondi non sono stati ancora erogati.
Il rapporto, quindi,
sottolinea con ciò “
la perdita della
Governance del sistema, con negative conseguenze sul piano delle strategie”.
Di notevole interesse
anche il rilievo sui sistemi di valutazione dei dirigenti “ Grande
importanza assume il ruolo dei dirigenti didattici, per i quali appare superata
la resistenza a procedimenti di valutazione, così come avviene per tutta la
dirigenza pubblica” e la notazione sul Portfolio relativa
“all’assicurazione dell’esclusione di ogni funzione "pubblica" e
"amministrativa" di tali documenti “che attengono esclusivamente alla relazione
educativa alunno-insegnante-genitori, .. in rigorosa coerenza con le
raccomandazioni dell'Autorità di Garanzia per la Privacy e con gli orientamenti
della giurisprudenza amministrativa ed ordinaria in materia”.