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Corte dei Conti , relazione del 28 febbraio 2007

 
 

Troppo lenti  i  fondi alle scuole:  così mancano  efficacia ed efficienza

 
 

Dati interessanti emergono dalla Relazione della Corte dei conti, emanata il 28 febbraio 2007,  “Indagine sulla riorganizzazione dell’Amministrazione scolastica con particolare riguardo alle strutture decentrate (Uffici scolastici regionali e Centri servizi amministrativi). Magistrato relatore, Cons. Giovanni Coppola.

 

Il ponderoso e analitico documento si occupa, tra l’ altro, dello stato dei rapporti tra Amministrazione scolastica centrale e gli Uffici scolastici regionali; tra  gli uffici scolastici regionali e Centri per i servizi amministrativi;  delle analisi sia delle problematiche del sistema finanziario-contabile, sia dei possibili modelli gestionali.

Si tratta di un’ analisi completa e particolareggiata, in cui il magistrato relatore, Giovanni Coppola,  rileva  una serie di elementi negativi che impediscono alle scuole dell’ autonomia di perseguire l’ efficacia e l’ efficienza.

In particolare, si dice nella relazione, i  fondi vengono erogati alle scuole con troppa lentezza e ciò incide sull’ attuazione dei POF,  tanto che,  in molti casi, i progetti non riescono nemmeno  a partire. I  fondi in ritardo diventano  mancate spese, che si trasformano in avanzi di amministrazione, cioè forme di autofinanziamento che permettono alle scuole di gestirsi le spese dell’ inizio d’ anno, quando i fondi non sono stati ancora erogati.

Il rapporto, quindi, sottolinea con ciò “  la perdita della Governance del sistema, con negative conseguenze sul piano delle strategie”.

Di notevole interesse  anche il rilievo sui sistemi di valutazione dei dirigenti “  Grande importanza assume il ruolo dei dirigenti didattici, per i quali appare superata la resistenza a procedimenti di valutazione, così come avviene per tutta la dirigenza pubblica” e la notazione sul Portfolio  relativa  “all’assicurazione dell’esclusione di ogni funzione "pubblica" e "amministrativa" di tali documenti “che attengono esclusivamente alla relazione educativa alunno-insegnante-genitori, .. in rigorosa coerenza con le raccomandazioni dell'Autorità di Garanzia per la Privacy e con gli orientamenti della giurisprudenza amministrativa ed ordinaria in materia”.

 

Di seguito pubblichiamo per intero le Conclusioni.

Ma, in particolare, cos’è la Corte dei conti e perché il suo parere è così rilevante e dirimente?  A queste domande risponde proprio un autorevole rappresentante, il dottor Sergio Auriemma, vice procuratore generale della Corte dei conti,  che ringraziamo per la cortese collaborazione.

 
 
Conclusioni  relazione della Corte dei Conti
 
Intervista al dott. Auriemma