G R E C O

 

Fabrizio Polacco

 

 

 

 

§1) INTRODUZIONE: NATURA E FINALITA’ DELLA DISCIPLINA

 

Noi non leggiamo Platone per imparare gli aoristi: ad eccezione di un numero ristretto di studiosi, impariamo semmai gli aoristi per leggere Platone.

Lo studio della lingua e della letteratura greca nella scuola dovrebbe avere essenzialmente il fine di portare gli allievi a leggere e ad intendere poeti, storici e pensatori greci, ed insieme quello di far loro capire perché valga ancora la pena di leggerli in lingua originale anche all’inizio del terzo millennio.

Sembrano affermazioni scontate, e invece finora ci si è comportati troppo spesso secondo un altro principio: si sono usati gli autori soprattutto per imparare il greco, e si è usato il greco soprattutto per impadronirsi delle sue regole. Ma la lingua è solo uno strumento per comunicare un messaggio, non dimentichiamolo;  e la grammatica è solo uno strumento per padroneggiare una lingua.

E’ necessario dunque attuare nell’insegnamento una “rivoluzione copernicana” che rovesci quella gerarchia di priorità fin qui implicitamente riconosciuta: senza mai dimenticare, del resto, che solo la consapevolezza, ad esempio, dell’importanza epocale delle “Storie” di Tucidide spingerà poi qualcuno, magari a livello universitario, ad approfondire l’indagine sui suoi passi più controversi anche a livello sintattico, morfologico, stilistico.

Potremmo quindi affermare che per la maggioranza dei futuri cittadini “l’immersione” nei classici è un’esperienza ben più fondamentale dell’immersione nella grammatiche, e questa trova un senso solo in vista di quella.

Ecco perché in tutti i livelli curricolari di studio del greco proposti qui di seguito, anche in quelli più approfonditi, la fruizione diretta dei classici, sia essa integrale o antologica, in lingua originale o in traduzione, avrà sempre un’importanza almeno pari a quella dell’apprendimento della lingua.

Le seguenti indicazioni didattiche e curricolari sono state perciò elaborate partendo da tali riflessioni, nella convinzione che solo attraverso una riscoperta del senso e del significato dei molteplici e variegati messaggi pervenuti da quel mondo a noi solo apparentemente lontano è possibile mantenere viva una civiltà straordinaria senza la quale non possiamo davvero capire chi siamo.

 

 

 

§2) COLLOCAZIONE DELLA DISCIPLINA NELLE AREE E NEGLI INDIRIZZI

 

    Il criterio in virtù del quale differenziare l’insegnamento del greco per aree e indirizzi è stato ottenuto articolando la disciplina su tre livelli di complessità.

I livelli 1 e 2 consentono di affrontare aspetti più o meno ampi della cultura e della civiltà greca accompagnandoli con elementi minimi di conoscenza della lingua (principalmente lessico).

Il livello 1 è un’opzione possibile solo per il biennio delle aree tecnico- tecnologica e artistico- musicale.

 Il livello 2 è invece il livello base – cioè minimo – per tutto il quinquennio dell’area classico- scientifica ed eventualmente, nella parte triennale, può essere seguito anche nell’area artistico- musicale.

Il livello 3 è quello che prevede lo studio  esteso e compiuto della cultura e della civiltà greca (compreso quindi l’intero panorama letterario), accompagnato dallo studio anche approfondito della lingua nel suo complesso. Esso è previsto solo per il quinquennio dell’area classico - scientifica. Nel triennio finale della stessa area, quindi, il livello 3 prevede la continuazione della lingua greca fino al suo perfezionamento; oppure, per chi non desidera proseguire, è possibile il passaggio alla parte triennale del livello 2, la quale prevede invece solo la continuazione dello studio della letteratura e della civiltà greca, senza arrivare al perfezionamento linguistico.

 

 

Questo, per maggiore chiarezza, il grafico della collocazione proposta per i vari livelli:

 

                                     Area                             Area                              Area

                                 classico-scientifica        artistico musicale          tecnico tecnologica

Biennio: livelli

2    oppure  3

    1  oppure  2

 1

Triennio: livelli

2      oppure  3

    -   oppure  2

 -

 

 

 

Entrando più nel dettaglio, i livelli 1 e 2 costituiscono la risposta all’esigenza di fornire una base essenziale di tipo storico-culturale e terminologico agli alunni che, pur scegliendo di non impegnarsi in un curriculum che preveda lo studio complessivo della lingua greca, non devono però per questo essere privati della conoscenza delle radici e delle premesse fondamentali di tanta parte della nostra cultura.

Parole come tecnica, filosofia, logica, matematica, grammatica, mito, olimpiadi, psiche, poesia, hanno un proprio spessore semantico che è il prodotto della loro genesi e della loro storia in ambito ellenico; d’altra parte, molte discipline moderne, non solo letterarie ed artistiche, ma anche scientifiche e tecniche, hanno visto la loro comparsa e la loro prima importante affermazione proprio nel mondo greco.

Con il patrimonio artistico e archeologico del nostro paese, poi, abbiamo a che fare veramente tutti, non solo nel tempo libero o in quello dedicato alla formazione culturale, ma anche nelle più svariate attività professionali: si pensi solo agli amministratori locali, ai progettisti, ai costruttori, agli urbanisti, agli architetti, agli operatori turistici e del territorio, agli addetti culturali, agli artisti, ai religiosi, agli ingegneri civili, agli insegnanti.

Il territorio italiano non è “tabula rasa”, e la sua eccezionalità nel contesto mondiale – che si traduce anche in una grande rilevanza economica e turistica -  deve trovare un riscontro anche nel sistema educativo nazionale, il quale non può certo ignorarla.

D’altra parte non è infondata l’obiezione che una cultura separata dalla sua lingua non è pienamente comprensibile: perciò anche in questi livelli 1 e 2 (più nel 2 che nell’1) viene conservato almeno il “nucleo” semantico - lessicale del greco, inteso come mezzo  per illuminare più correttamente quella civiltà.

Il fine di questi primi due livelli, del resto, non è affatto quello di sostituire le più complesse forme di studio della lingua e della civiltà greca (mantenute, quantunque rinnovate, nel livello 3), ma di affiancarsi ad esse estendendola, in misura adeguata, ad aree scolastiche che fin qui ignoravano del tutto la civiltà classica.

E’ evidente che strumenti di flessibilità non dissimili dovrebbero essere individuati anche per la lingua e la cultura latina.

Alla conoscenza ed alla lettura anche integrale dei classici verrà assegnata un’importanza centrale anche nel curriculum superiore, o di terzo livello.

Finché i ragazzi non saranno in grado di affrontare i testi in lingua originale, li affronteranno in traduzione, seppur sempre con gli opportuni rimandi al lessico originale del testo a fronte. In tal caso, però, i rimandi al lessico si trasformeranno in avvio allo studio della grammatica e, in particolare, della morfologia. Man mano che sarà accresciuta la competenza linguistica degli allievi, ai testi letti in traduzione si affiancheranno, a partire già dal biennio e in un sempre maggior misura, i testi letti in lingua originale.

Oltre al corso di lingua e a quello di storia della letteratura, verrà seguito un percorso quinquennale di letture di classici, prevalentemente in edizione integrale. Il tempo da dedicare a questo terzo percorso, finora mancante nelle programmazioni didattiche della disciplina, potrà essere in parte ricavato dalla distribuzione su tutto il quinquennio dello studio della lingua.

Il biennio del livello 3, quindi, non sarà più dedicato come oggi quasi interamente allo studio delle strutture linguistiche, non sarà più soltanto “propedeutico” al triennio: essendo prevista, nel triennio, la possibilità di passare al livello 2 (ma non è escluso, con le opportune integrazioni, neanche il passaggio in senso opposto!), ecco che questo biennio acquista una sua autonomia, una “compiutezza” per tutti i suoi frequentanti.

 

 

 

 

§3) OBIETTIVI E CONTENUTI

 

 

§3.1) Livello 1

 

·        L’approccio al mondo antico deve contenere elementi di periodizzazione e di sviluppo storico, in quanto tale livello non presuppone lo studio precedente o in parallelo della storia antica. Diviene perciò quasi il contenitore unico di tutto il sapere sull’antichità accessibile all’alunno.

 

·        L’itinerario conoscitivo del mondo greco, e poi eventualmente di quello latino e medievale, viene compiuto nell’arco di un biennio e deve comportare quindi un carattere di compiutezza ( si propongono un primo anno destinato alla Grecia, un secondo a Roma e ad elementi di civiltà medievale).

 

·        Lo strumento privilegiato di incontro con il mondo antico sono i beni culturali (aree archeologiche e sacre, musei, abitazioni e strutture urbane antiche, manufatti, ecc.), accompagnati da testimonianze letterarie in traduzione a mo’ di illustrazione ed approfondimento. Occorre sottolineare che non c’è praticamente località italiana in cui non sia possibile entrare in contatto diretto con monumenti o testimonianze del mondo antico.

 

L’aspetto lessicale/linguistico deve essere ridimensionato e rapportato al curricolo di studi seguito dall’alunno, ed occupa, per forza di cose, uno spazio minore di quello previsto per il livello 2.

 

 

 

§3.2) Livello 2

 

PREREQUISITO:

conoscenza dello svolgimento della storia del mondo antico o, comunque, studio parallelo di essa.

 

OBIETTIVI:

 

1.                conoscenza generale delle varie fasi culturali della civiltà greca e delle sue principali testimonianze in campo poetico, artistico, scientifico, filosofico, storico e letterario;

2.                acquisizione di una competenza lessicale relativa ai termini greci più significativi per la propria rilevanza nell’ambito della cultura greca, nonché per la propria parentela etimologica con termini moderni e per il proprio uso nell’ambito delle più varie discipline contemporanee: filosofia, medicina, tecnologie, ed. civica, fisica, astronomia, geometria, ecc.

 

 

 

CONTENUTI:

 

Biennio:

 

Nel biennio si parte da:

1.       brani di autori dell’antichità appartenenti ai vari generi letterari, storici e scientifici, affrontati in traduzione ma sempre con testo originale a fronte, per le opportune osservazioni lessicali;

2.      riproduzioni di testimonianze figurative e, quando possibile, contatto diretto con i musei o le zone archeologiche;

3.      considerazioni e riflessioni di studiosi, intellettuali, divulgatori contemporanei sui fenomeni ed aspetti dell’antichità greca sviluppate in saggi, articoli, riviste, documentari, al fine di evidenziare l’attualità delle tematiche affrontate e lo stato attuale degli studi;

4.      lessico contemporaneo.

Ogni brano e testimonianza antica va inquadrata nel complesso dell’opera; ogni autore va collocato nel suo contesto storico e culturale. Il passaggio dal quadro generale della civiltà ellenica al documento in esame e viceversa deve essere fluido e continuato. E’ importante curare che le testimonianze e i documenti presi di volta in volta in considerazione nel biennio seguano almeno approssimativamente un percorso cronologico.

 

Nella propria libertà di progettazione curricolare, il docente potrà individuare per il biennio un percorso puramente cronologico, nel quale siano compresenti vari tipi di testo (storico, poetico, filosofico, scientifico), oppure potrà collocare tale sviluppo cronologico all’interno di un percorso tematico adeguato all’indirizzo di studi prescelto dall’alunno ed alle peculiarità del gruppo-classe.

Suggeriamo un paio di percorsi tematici a titolo esemplificativo e con semplici cenni sui contenuti, con l’avvertenza, mai sufficientemente ribadita, che qualsiasi percorso tematico, per non restare settoriale ed inutilmente specialistico, è soltanto una chiave di lettura del più ampio sviluppo storico culturale della civiltà ellenica.

 

 

ESEMPI DI PERCORSI TEMATICI:

 

A)  PERCORSO TEMATICO ASTRONOMICO

 

           FASE 1° O “MITICA”

 

      Contenuti: i miti relativi alla cosmogonia, alla volta celeste, all’immagine della Terra, alle

 costellazioni, ai pianeti e ai loro nomi.

      Testi: Omero, Esiodo, mitografi (Apollodoro), repertori mitologici come i “Catasterismi” di  

 Eratostene.

      Lessico: astèr, planètes, lògos, kòsmos, chàos, galaxìas, ecc.

 

      FASE 2° O “RAZIONALISTICA”

 

 

      Contenuti: la riflessione e l’indagine sul cosmo dei filosofi naturalisti, dalla previsione dell’eclissi da parte di Talete, dal ruolo centrale del numero in Pitagora, fino alle teorie di Anassagora e di Democrito e alla cosmologia platonica.

 Testi: Diogene Laerzio, Plutarco, Platone.

  Lessico: hyperourànios, àtomon, armonìa, sphàira, gheometrìa, ecc.

 

      FASE 3° O “SCIENTIFICA”

 

        Contenuti: dalle concezioni cosmiche delle filosofie ellenistiche, alle fantasie dei letterati, ai grandi   

astronomi dell’antichità. Il declino della scienza nell’età imperiale.

        Testi: Archimede (frammento su Aristarco), Tolomeo, Luciano di Samosata.

        Lessico: fainòmenon, apòdeixis, antipodes, ecc.     

 

 

B)    PERCORSO TEMATICO SPORTIVO

 

      FASE  1° O “DELLE ORIGINI”

        Contenuti: la genesi degli agoni sacri panellenici e l’ideale della prestanza fisica negli eroi del mito  e nell’etica aristocratica.

         Testi: Omero, mitografi come Filostrato, Pindaro.

         Lessico: àthlon, agòn, ghymnastikè, aretè, kalòs, ecc.

        

      FASE 2° O “CLASSICA”

       Contenuti: lo sviluppo delle singole specialità atletiche, l’organizzazione delle gare, scultura, architettura e celebrazioni poetiche collegate ai giochi; l’importanza degli agoni come fattore di unità culturale dei Greci.

       Testi: Pindaro, Pausania, Platone.

        Lessico: stàdion, pankràtion, nìke, klèos, thesaurus, ecc.

 

       FASE 3° O  “DEL PROFESSIONISMO E DELLA CRISI”

         Contenuti: l’affermazione degli atleti professionisti; allenatori, diete e allenamenti; medicina e sport; i giochi sotto Roma; il confronto con il Cristianesimo; le critiche degli intellettuali.

         Testi: Filostrato, Luciano, S. Paolo

          Lessico: dìaita, àskesis, mètron, ecc..

 

 

 

Triennio:

 

Nel triennio il percorso cronologico diverrà predominante: una vera e propria storia della cultura, del pensiero e della letteratura greca sviluppata attraverso le sue grandi periodizzazioni. Esso coincide in parte con il percorso triennale del livello 3 (cfr. punto 1 del programma esemplificativo per il  triennio del livello 3), escluse, ovviamente, le sezioni inerenti lo studio della lingua greca e la lettura dei classici in lingua originale.

 

·        Se è vero che l’assenza di uno studio complessivo della lingua consente di dedicare liberamente di tutto il tempo disponibile alla lettura dei testi, è comunque evidente che il numero limitato di ore previste per questo livello imporrà al docente di fornire all’alunno le coordinate e gli strumenti per proseguire ed ampliare anche individualmente la fruizione delle letture proposte.

 

·        Il docente, un laureato in lettere classiche, farà attenzione ad equilibrare opportunamente i due aspetti “storico - culturale” e “semantico - lessicale” compresenti in questo livello, evitando che l’uno prevarichi l’altro. Egli potrà  liberamente scegliere di illustrare alcuni termini-chiave, ad es. lògos, dèmos, aretè, historìe, attraverso l’uso che ne viene fatto nelle varie opere, o, viceversa, partire da uno o più testi , considerati prevalentemente sotto l’aspetto contenutistico o quali testimonianze di un periodo storico e culturale, per poi arrivare ad osservazioni sul lessico.

 

 

§3.3) Livello 3

 

 

PREREQUISITI:

1.      conoscenza dello svolgimento della storia del mondo antico o, comunque, studio parallelo di essa;

2.      conoscenza delle strutture morfologiche e sintattiche della lingua italiana.

 

OBIETTIVI:

 

Biennio

1.      conoscenza diretta di alcuni dei principali capolavori della cultura greca, nella letteratura, nell’arte e nel pensiero, e comprensione della loro fondamentale importanza nello sviluppo della storia culturale e civile dell’umanità;

2.      approfondimento dello sviluppo della storia greca attraverso una panoramica generale delle sue principali fasi culturali: protostorica o minoico-micenea; arcaica; classica; ellenistico-romana;

3.      conoscenza delle strutture elementari e regolari della lingua greca attraverso la morfologia e la sintassi di base;

4.      lettura in lingua originale e traduzione di passi o brani di opere in greco attico, il cui grado di difficoltà sia rapportato alle competenze linguistiche degli alunni.

 

Triennio

1.      possesso di una panoramica completa, ampia ed articolata della letteratura greca e del pensiero greco, dalle origini alla tarda età imperiale, con lettura in traduzione di alcune delle principali opere di vari autori (tale punto coincide con l’intero percorso triennale previsto per il livello 2);

2.      conoscenza compiuta e perfezionata della lingua greca, ivi comprese le principali caratteristiche dialettali e le forme metriche fondamentali;

3.      capacità di leggere e tradurre con scioltezza autori classici in greco attico ed i poemi omerici; capacità di leggere e tradurre, con l’ausilio di edizioni annotate, testi di autori dei vari periodi scritti negli altri dialetti;

4.      capacità di individuare almeno parzialmente, attraverso gli opportuni collegamenti diacronici, l’influsso esercitato da alcuni fra i fondamentali autori della grecità nella storia della letteratura, dell’arte e del pensiero delle epoche successive. 

 

 

INDICAZIONI METODOLOGICHE:

 

·        I classici Greci sono, dal punto di vista del rapporto con il nostro tempo, estremamente attuali ma anche fortemente “inattuali”.

Attuali per la lingua (che è ancora in gran parte affine alla nostra), per le tematiche e per i problemi    

che affrontano, e per il ruolo quasi “maieutico” che hanno esercitato nei confronti di molte nostre  

scienze, discipline, arti, forme di vita individuali e comunitarie.

Inattuali per certe loro risposte, per scelte tanto lontane ed incomprensibili da rischiare sempre  

più di cadere sotto la mannaia dei pregiudizi, delle censure, dei fraintendimenti del nostro tempo.

Fare leva alternativamente sia sull’interesse suscitato dalla loro attualità, sia sul fascino prodotto dalla loro inattualità, è il migliore strumento per renderli di nuovo vivi e degni di studio ( nel senso etimologico di studium, cioè di “desiderio”, “passione”, “sforzo inteso a raggiungere qualcosa”) da parte dei giovani d’oggi.

 

·        Inoltre, poiché la paidéia, cioè la formazione consapevole dell’uomo e del cittadino, è un obiettivo quasi sempre presente nella produzione degli autori classici, così come lo è, sperabilmente, nella mente e nell’animo degli alunni, non sarà difficile selezionare opere ed autori in cui tale obiettivo traspaia in misura adeguata agli interessi ed alle aspettative delle nuove generazioni.

 

·        Rimanendo in quest’ottica, è impensabile aprire un corso di lingua greca partendo, ad esempio, da un elenco di contrazioni fonetiche. Viceversa, leggendo magari Omero con testo originale a fronte, non sarà difficile imbattersi nella parola timè per avviare, parallelamente alle considerazioni sul ruolo dell’onore o della “vergogna” nella società eroica, un discorso sulla prima declinazione greca; sempre per continuare nello stesso esempio, alcune forme omeriche - verbali o nominali - “distratte”, saranno un buon preludio ad una riflessione sulle posteriori “contrazioni”.

 

·        Si partirà quindi preferibilmente, nell’affrontare un capitolo della morfologia, da quel livello della lingua che è il portatore minimo di significato, cioè il lessico; allo stesso modo, da una frase celebre o significativa, si avvierà una riflessione su una determinata struttura sintattica. Non si tratta di ridurre tutto ad un metodo induttivo, il che porterebbe certo ad allungare enormemente i tempi, ma di non perdere per quanto è possibile il collegamento con il senso di ciò che si sta studiando.

 

 

     CONTENUTI:

 

Biennio: PROGRAMMA ESEMPLIFICATIVO DI LETTURE IN TRADUZIONE

 

1° anno:

Lettura integrale dell’Iliade e antologica dell’Odissea, o viceversa.

Lettura integrale di alcune “Vite” plutarchee collegate al programma di storia

Lettura di in libro scelto dalle opere di Erodoto o di Tucidide

 

2° anno

Lettura integrale di una commedia, di una tragedia e/o di un breve dialogo platonico.

Lettura di passi di Polibio, dei dialoghi di Luciano, degli idilli di Teocrito.

 

 

 


Triennio: PROGRAMMA ESEMPLIFICATIVO DI LETTURE IN TRADUZIONE E IN TESTO ORIGINALE

 

Parte coincidente con il livello 2                                   Parte relativa al solo livello 3

 

In traduzione                                                                              In originale

 

3° anno                                                                                          3° anno   

                                                                                   

Senofonte                                                                             Un libro dell’Iliade e uno dell’Odissea

Tucidide o Erodoto                                                              o scelta di brani antologici dai due poemi

Platone (un dialogo)                                                             Un libro di uno storico

 

4° anno                                                                                                  4° anno

Numero cospicuo di tragedie e di commedie                         Antologia dei lirici

I lirici                                                                                      Una commedia o una tragedia

 

 

5° anno                                                                                                  5° anno

 

Oratoria, testi scientifici                                                          Un’orazione, un testo scientifico o

ed eruditi, satirici o dialogici                                                   filosofico