CICLI SCOLASTICI: L’ALTRA RIFORMA.

 Il progetto di riforma dei cicli scolastici, che si è tradotto nella legge n° 30 del 10 febbraio 2000 ha destato – fin dall’inizio - forti preoccupazioni nella Gilda. A tutti risultava evidente il forte impatto che una riforma, incentrata su slogans pedagogici assunti acriticamente e condotta all’insegna del risparmio, avrebbe avuto sulla qualità della scuola e sulla professionalità docente (vedi comunicati stampa della Gilda e documento conclusivo del seminario di Padova, inviato a tutti i responsabili provinciali la primavera scorsa). Si poneva però il problema del che fare, a fronte di iniziative, quali quella di un referendum popolare, che risultavano di difficile realizzazione e considerata l’inevitabile debolezza di un’eventuale presa di posizione che alla critica non coniugasse il momento propositivo.

Dagli incontri e dai confronti fra vari soggetti su tutto il territorio nazionale, è nata così l’ipotesi di costituire una commissione che articolasse una “Proposta per una riqualificazione culturale della scuola”.

L’iniziativa, avviata dalla Fondazione Internazionale “Nova Spes” e fatta propria dal Centro Studi della Gilda, dall’Istituto Italiano per gli studi filosofici e dall’Associazione Prisma, ha lo scopo di offrire al mondo della scuola, della cultura, della politica, una proposta alternativa complessiva e coerente, che si rivolga  a tutti i cittadini indipendentemente dalle loro appartenenze ideologiche, politiche e religiose.

La commissione è composta da intellettuali, docenti universitari e liceali, esperti di vario orientamento ideale e culturale (vedi*), accomunati da forti perplessità su quanto le varie commissioni dei “saggi” e i tecnici di nomina ministeriale hanno prodotto.

I lavori della commissione sulla natura e i fini della scuola, sulla struttura e sulle aree disciplinari,  hanno preso l’avvio dai seguenti principi:

-          che debba essere riconosciuto il valore formativo delle singole discipline, minacciate dall’attuale “imperialismo della didattica” e dalla prescrittività di procedure educative che alterano il principio della libertà di insegnamento;

-          che il doveroso innalzamento dell’obbligo non debba tradursi nella delineazione di un percorso omogeneo e dequalificante; in particolare la commissione ritiene che debba esservi una distinzione trasparente fra gli indirizzi orientati allo studio teorico e indirizzi gli orientati al mondo del lavoro;

-          che il percorso scolastico debba rimanere articolato su tre cicli, anziché su due, come invece prevede l’attuale legge di riforma, nel rispetto delle naturali fasi evolutive degli alunni;

-          che le tecnologie informatiche non possano acquisire un ruolo centrale o addirittura sostitutivo, rispetto agli altri processi di trasmissione ed acquisizione del sapere, ma debbano essere riconsiderate in chiave di supporti didattici, importanti ma strumentali.

 

Il timore che un’impresa, che si presentava come ardita e complessa, potesse arenarsi ha indotto i membri della commissione a non rendere  immediatamente pubblica l’iniziativa.

Il lavoro è stato concluso ed il progetto è stato presentato in anteprima nel convegno “Il limite dell’utile” che si è tenuto a Padova nei giorni 23  e 24 febbraio ed ufficialmente presentato a Roma presso la sede della Nova Spes giovedì 1 marzo alla presenza di esponenti del mondo politico, personalità del mondo culturale, rappresentanti di varie associazioni e della stampa.

Serafina Gnech

 Scarica il documento: Proposta per una riqualificazione culturale della scuola. (.zip 179 kb)
o leggi la parte che ti interessa della Proposta.

* Composizione della Commissione: area informatica: Marco Somalvico, Ordinario di intelligenza artificiale, Politecnico di Milano, Giovanni Stelli, Ricercatore IRSAEE Umbria; area filosofica: Vittorio Mathieu, Accademico dei Lincei, Alberto Giovanni Biuso, docente di filosofia, Liceo classico “Beccaria” - Milano; area economica: Giovanni Palmerio, Ordinario di Economia LUMSA – Roma; area delle scienze fisico-matematiche: Lucio Russo, Docente di Calcolo delle probabilità, Università di Roma “Tor Vergata”, Giuseppe Dal Re, Ordinario di chimica teorica, Università di Napoli,  Ledo Stefanini, Ingegneria dell’ambiente (contrattista) – Università di Pavia; area letterario-linguistica: Giulio Ferroni, Ordinario di letteratura italiana – Università di Roma “La Sapienza”; area classica: Antonio La Penna, Ordinario di Letteratura latina- Università di Firenze, Maria Teresa Lupidi Sciolla, docente di italiano e latino nei licei statali; area storica: Francesco Pitocco, Ordinario di Storia moderna – Università di Roma “La Sapienza”, Fabrizio Polacco, docente di latino e greco, Liceo “Vion” di Bracciano – Roma; area tecnico-tecnologica: Salvatore Troisi, Ordinario di idrologia sotterranea, Facoltà di ingegneria, Università della Calabria – Rende (CS); area artistico-musicale: Stefania Maciocie, Ricercatrice storia dell’arte moderna, Università La Sapienza – Roma; area professionale: Claudia Montedoro, Primo ricercatore, Dirigente ISFOL, Dario Generali, docente di materie letterarie IPSIA “C. Correnti” – Milano, Direttore della Rivista “Il Voltaire”. Esperti: Angela Martini, Preside di scuola secondaria superiore, Luciana Lepri, Responsabile Formazione “Nova Spes”, Serafina Gnech, Coordinatrice Centro studi Gilda, Laura Paoletti, Segretario generale “Nova Spes”, Storia della filosofia italiana, Università di Roma Tre