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L A S C U O L A
h-a D U E G A M B E
La cosiddetta “seconda
gamba” della scuola, ovvero il percorso di Istruzione
e formazione professionale, che costituisce l’elemento distintivo e caratterizzante
della legge delega Moratti, è ora al centro delle discussioni più accese. La scelta di un percorso “caratterizzato” deve essere compiuta a 14 anni, come avviene ora
e come prevede la legge delega attualmente in
discussione, o a 15 come contemplato dalla legge 30/2000 Berlinguer-De
Mauro? La Gilda ha assunto nel merito una posizione precisa, frutto di una
lenta e meditata elaborazione, che prende l’avvio – come sempre avviene nella
nostra associazione - unicamente dalle ragioni della scuola (Al momento giusto, “Professione Docente”,
dicembre 2002).
Ma la “seconda gamba”
sulla quale si accendono tante discussioni non è solo una realtà a venire: essa
già esiste ed è, in molte realtà, come quella veneta, una presenza forte e significativa.
Una presenza
che non può essere ignorata, come dimostra la ricerca che Sandro Del Giudice ha
condotto par la Gildaform di Treviso e il Centro
Studi e ha presentato al Convegno di
Verona del 23 novembre scorso: LA FORMAZIONE PROFESSIONALE: GHETTO O RISORSA?
Se la Scuola esplora la “seconda gamba”:
uno sguardo parziale e qualche numero sulla Formazione
professionale nel Veneto
Questo contributo ha come oggetto un primo tentativo[1] di definire i contorni e la consistenza nel Veneto, nel vasto campo della Formazione professionale a finanziamento pubblico, delle attività formative che - secondo un’espressione oggi in voga - costituirebbero la cosiddetta “seconda gamba“ del sistema scolastico a livello secondario e superiore. All'interno della galassia[2] della Formazione professionale presente nel nostro territorio regionale, l'indagine mira infatti ad individuare la componente che intercetta i giovani appartenenti alle medesime fasce di età degli studenti frequentanti la Scuola secondaria superiore, cioè soprattutto la Formazione professionale c.d. iniziale.
I dati riportati, di non sempre agevole reperimento e comparabilità[3], sono quelli disponibili per gli anni scolastici/formativi più recenti : riguardano analiticamente i corsi attivati e gli allievi iscritti, con qualche ragguaglio sommario sulla tipologia di Ente gestore e di finanziamento.
Per inquadrare meglio e rendere più leggibili i caratteri e le dimensioni della Formazione professionale regionale, vengono dapprima considerati gli indicatori di scolarizzazione in Italia e nel Veneto relativi alle fasce di età 14-18 anni ed alla frequenza, in alternativa, della Scuola superiore o dei corsi di Formazione professionale. L’analisi viene quindi precisata disaggregando prima i dati relativi agli allievi dei diversi indirizzi di Scuola superiore, con l'obiettivo precipuo di evidenziare e pesare la quota degli Istituti professionali di Stato, e poi quelli concernenti l’utenza dei corsi di Formazione professionale, al fine di enuclearne la componente dei giovani che si rivolgono alla Formazione professionale. Successivamente, all'interno di quest’ultima, viene opportunamente separato il dato relativo agli utenti della c.d. Formazione professionale 'al lavoro' o ‘in ingresso’, o appunto ‘iniziale’ rilevante perché alternativa - in regime di obbligo formativo - alla frequenza della Scuola superiore, da quello relativo alla Formazione per giovani lavoratori apprendisti, o Formazione professionale 'sul lavoro'.
Il complesso degli elementi esaminati, oltre a consentire una prima ricognizione della Formazione professionale veneta, suggerisce - come si dirà in chiusura, almeno come ipotesi che certo richiede ulteriori verifiche - di riconsiderare e rivalutare il peso attuale degli Istituti professionali di Stato, fino ad abbandonare la metafora della struttura duale del sistema formativo per sostituirla con un modello, che pare rispecchiare meglio la situazione presente, ‘a tre gambe ‘.
* * * * *
La Tab. 1 mostra l’andamento, nell’arco degli ultimi due decenni, della propensione - da parte dei giovani che abbiano già assolto l’obbligo scolastico - a proseguire gli studi nella Scuola superiore o a frequentare i corsi di Formazione professionale[4]. La crescita continua e rapida del tasso di scolarità, riferito alla totalità dei giovani delle classi di età considerate, mostra come la capacità della Scuola superiore di attrarne circa la metà nell’a.s. 1980/81, raggiunga i due terzi nell’ a.s. 1990/91 e superi i quattro quinti al termine del periodo analizzato; il tutto con una sostanziale conferma tra realtà veneta e nazionale.
Per una lettura corretta del secondo indicatore - il tasso di partecipazione alla Formazione professionale - va tenuto presente che esso si riferisce al totale dei giovani che, non essendo iscritti alla Scuola superiore[5], statisticamente si considerano (almeno potenzialmente) in cerca di prima occupazione : esprime cioè la quota di questi ultimi che domandano una Formazione professionale iniziale, rinviando al contempo l’entrata nel mercato (e nel mondo) del lavoro.
Al riguardo notiamo che, mentre su scala nazionale la partecipazione alle attività di Formazione professionale coinvolge non più di un quinto[6] della popolazione giovanile di riferimento, nel Veneto[7] essa si attesta sul livello ragguardevole del 70%. Quindi il 70% del 17% dei giovani veneti che - pur avendone l’età - non risulta frequentare la Scuola superiore, cioè il 12%, è però iscritto alla Formazione professionale iniziale : ciò porta a concludere che soltanto un 5 % circa della popolazione giovanile di riferimento non è in alcun modo scolarizzato, sfuggendo ad entrambe le “gambe” del sistema di istruzione e formazione.[8]
Tab. 1 - Indicatori di scolarizzazione in Italia e
nel Veneto 1980-2000 ; valori %
su fasce anagrafiche di riferimento |
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1980/81 |
|
1990/91 |
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1999/00 |
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Italia |
Veneto |
|
Italia |
Veneto |
|
Italia |
Veneto |
Tasso di scolarità Scuola secondaria superiore (a) |
|
51,7 |
45,8 |
|
68,3 |
70,1 |
|
82,4 |
82,8 |
Tasso di partecipazione alla Formazione p. iniziale
(b) |
|
24,7 |
n.d. |
|
21,0 |
n.d. |
|
20,6 |
70,9 (c) |
|
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(a) frequentanti su
giovani 14-18enni |
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(b) iscritti ai corsi di 1° livello o ‘di base’ (post
licenza media) e di 2° livello (post diploma di scuola superiore) su
giovani 14-24enni in cerca di occupazione |
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(c) TN/BZ/Friuli V.G. 100,0 %,
Emilia R. 82,8 %, Lombardia
54,0 % |
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Fonte : nostra elaborazione su dati Isfol, Istat |
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La Tab. 2, oltre a fornirci una visione d’insieme dell’utenza della Scuola superiore in Italia e nel Veneto, consente di apprezzare il peso relativo - in termini di studenti iscritti - dei diversi indirizzi di studio.
Di particolare interesse per noi il volume di quelli tecnico-professionali, nel Veneto complessivamente superiore di cinque punti rispetto al dato nazionale per effetto della specifica domanda di qualificazione espressa dalla struttura produttiva regionale[9], e soprattutto le cifre riguardanti gli allievi degli Istituti professionali di Stato : 40.351 iscritti nel Veneto, pari ad un quinto abbondante della relativa popolazione scolastica e a circa un quinto di quella anagrafica. Tale ammontare, percentualmente di poco superiore a quello nazionale, andrebbe memorizzato e verrà in seguito ripreso per confrontarlo con quello relativo all’utenza regionale della Formazione professionale.
Tab. 2 - Distribuzione %
degli iscritti alla Scuola secondaria superiore per tipo di scuola in Italia
e nel Veneto |
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2000/01 |
|
1997/98 |
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|
Italia |
|
Veneto |
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|
v.a. |
% |
|
v.a. |
% |
Istituti tecnici |
|
970.764 |
38,8 |
|
74.251 |
41,5 |
Licei |
|
743.844 |
29,7 |
|
45.819 |
25,6 |
Istituti professionali di Stato |
|
511.427 |
20,4 |
|
40.351 |
22,5 |
Istruzione magistrale |
|
183.447 |
7,3 |
|
11.631 |
6,5 |
Istruzione artistica |
|
92.757 |
3,7 |
|
7.054 |
3,9 |
Totale |
|
2.502.000 |
100 |
|
179.106 |
100 |
|
|
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|
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|
Fonte : nostra elaborazione su dati Isfol, Istat |
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Per completare la rassegna dell’utenza regionale della Scuola superiore può risultare utile un rapido sguardo, mediante la Tab. 3, agli iscritti agli altri ordini di scuola nel corrente anno scolastico.
Come si vede la Scuola superiore accoglie quasi un terzo degli iscritti totali, risultando seconda solo alla Scuola elementare. Notiamo che - del tutto casualmente - l’ammontare complessivo degli studenti iscritti nel Veneto, 521.544, è del tutto prossimo al totale, 511.427, degli iscritti agli Istituti professionali di Stato nell’intero Paese.
Tab. 3 - Distribuzione degli iscritti nel Veneto per ordine di
scuola. Anno Scolastico 2002/03
|
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|
v.a. |
% |
|
|
Scuola materna |
|
40.236 |
7,71 |
|
Scuola elementare |
|
195.023 |
37,39 |
|
Scuola media |
|
120.419 |
23,08 |
|
Scuola superiore |
|
165.866 |
31,80 |
|
Totale
|
|
521.544 |
100,00 |
|
|
|
|
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|
Fonte : Ufficio scolastico
Regionale per il Veneto |
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Si discosta di poco da tale ordine di grandezza anche il totale nazionale, pari a 551.417 unità, degli utenti delle diverse attività corsuali offerte dai Centri di Formazione professionale, come mostrato nella Tab. 4.1.
Notiamo però che nel complesso in Italia gli interventi formativi rivolti ai giovani occupano solo un terzo del totale sia per numero di iscritti, 208.635, che di corsi attivati : un dato sostanzialmente confermato anche nel Veneto, dove la tipologia Giovani pesa relativamente di più solo in termini di iscritti, 27.541 unità, ricoprendo da sola quasi il 44 % del totale.
Tab. 4.1 - Utenza della Formazione professionale :
distribuzione degli
iscritti e dei corsi
per categoria di utenti in Italia e nel Veneto. Anno formativo 1999/00 |
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Tipologia |
|
Italia |
|
Veneto |
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|
|
iscritti |
|
corsi |
|
iscritti |
|
corsi |
||
|
|
v.a. |
% |
|
|
|
v.a. |
% |
|
|
Giovani |
|
208.635 |
37,83 |
|
11.994 |
|
27.541 |
43,93 |
|
1.566 |
Adulti occupati |
|
232.554 |
42,17 |
|
13.971 |
|
28.870 |
46,05 |
|
2.134 |
Adulti disoccupati |
|
88.005 |
15,95 |
|
7.026 |
|
6.270 |
10,00 |
|
449 |
Altri |
|
22.183 |
4,02 |
|
1.161 |
|
0 |
0,00 |
|
0 |
Totale |
|
551.417 |
100,00 |
|
34.152 |
|
62.681 |
100,00 |
|
4.149 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Fonte : nostra elaborazione su
dati Isfol |
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Con l’ausilio della Tab. 4.2 possiamo ora osservare più da vicino – enucleandole dal residuo ventaglio dell’offerta formativa - le diverse tipologie tra le quali si suddivide il totale menzionato dei giovani iscritti ai corsi di Formazione professionale.
Va subito precisato che i dati riportati, pur essendo i più aggiornati attualmente reperibili, sottostimano molto le dimensioni attuali della tipologia Apprendisti, in quanto relativi all’anno 1999/00 nel quale la recente riforma legislativa in materia[10] non aveva ancora potuto produrre appieno i suoi effetti. Ciò rende irrimediabilmente poco significativi i dati concernenti gli allievi con rapporto di lavoro di apprendistato, tanto da consigliare di tralasciare altri aspetti problematici connessi con questa tipologia contrattuale[11].
Venendo infine ad esaminare in dettaglio le cifre relative alla Formazione professionale iniziale, precisiamo che essa si compone di corsi di 1° livello, per studenti licenziati dalla Scuola media, e di corsi di 2° livello, che comprendono sia i corsi per giovani già diplomati o comunque in possesso di qualifica professionale, sia quelli per studenti di Istituti professionali di Stato che realizzino Percorsi integrati con Centri di Formazione professionale, che, ancora, quelli riconducibili alla tipologia recentemente introdotta, indicata con l’acronimo IFTS, di cui diremo oltre.
Dalla comparazione tra i dati nazionali e quelli locali risulta nettamente l’opposta prevalenza, in termini di numero di iscritti, tra corsi di 1° e di 2° livello in Italia rispetto alla situazione nel Veneto. Qui traspare abbastanza chiaramente il peso crescente del secondo segmento, di nuovo spiegabile con le connesse esigenze dell’economia regionale, le quali trovano ascolto e rispondenza nella progettazione delle iniziative formative sia pubbliche che private.[12]
Tab. 4.2 - Utenza della Formazione professionale '
Giovani ' :
distribuzione degli
iscritti e dei corsi
per tipologia di corso in
Italia e nel Veneto. Anno formativo 1999/00 |
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Tipologia |
|
Italia
|
|
Veneto |
||||||
|
|
iscritti |
|
corsi |
|
iscritti |
|
corsi |
||
|
|
v.a. |
% |
|
|
|
v.a. |
% |
|
|
Formazione p. iniziale
(a)
di 1° livello |
|
107.956 |
51,74 |
|
5.515 |
|
11.183 |
40,60 |
|
590 |
Formazione p. iniziale di 2° livello
(b) |
|
86.696 |
41,55 |
|
5.465 |
|
15.009 |
54,49 |
|
888 |
Apprendisti (c) |
|
13.983 |
6,70 |
|
1.014 |
|
1.349 |
4,89 |
|
88 |
Totale ' Giovani
' |
|
208.635 |
100,00 |
|
11.994 |
|
27.541 |
100,00 |
|
1.566 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
(a) c.d. Formazione P. " al lavoro " |
|
|
|
|
|
|
|
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|
|
(b) per giovani già diplomati o con qualifica,
percorsi integrati F.p.-IPS, IFTS |
|
|||||||||
(c) c.d. Formazione P. " sul lavoro " |
|
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|
|
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|
Fonte : nostra elaborazione su
dati Isfol |
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Può essere inoltre utile consultare la Tab. 5 per conoscere le rispettive quote, in termini di capacità di calamitare la domanda formativa[13], da parte degli Enti di formazione pubblici e privati. Nonostante nella nostra regione, in particolare in alcune province, esista una lunga tradizione di presenza pubblica nel settore, il peso dei Centri di formazione regionali[14] appare complessivamente modesto, interessando una fetta prossima al 15% tanto degli allievi che dei corsi attivati nell’anno formativo 2000/01. Non si dimentichi, peraltro, che il cospicuo sostegno finanziario pubblico ai soggetti erogatori di Formazione è fornito a tutti, indipendentemente dalla tipologia di appartenenza, una volta conseguito l’ accreditamento delle ‘sedi operative’[15] da parte della Regione.
Tab. 5 - Utenza della Formazione professionale di
base nel Veneto :
distribuzione degli
iscritti e dei corsi
per categoria di Ente
gestore. Anno formativo 2000/01 |
||||||||
Tipologia |
|
iscritti |
|
corsi |
||||
|
|
v.a. |
% |
|
|
v.a. |
% |
|
CFP regionali |
|
1.764 |
15,12 |
|
|
103 |
15,84 |
|
Enti terzi |
|
9.900 |
84,87 |
|
|
547 |
84,15 |
|
Totale |
|
11.664 |
100,00 |
|
|
650 |
100,00 |
|
|
|
|
|
|
|
|
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|
Fonte : nostra elaborazione su dati Veneto Lavoro |
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|
|
|
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La successiva Tab. 6 dà conto di un nuovo filone di attività formative, ormai affermato nel Veneto : le iniziative biennali ‘sperimentali’, realizzate congiuntamente da Enti di Formazione[16] e da Istituti professionali di Stato - destinate a studenti di 4a e 5a classe degli IPS - le quali consentono di ottenere, oltre al diploma in esito all’Esame di Stato, anche una qualifica professionale di 2° livello. I dati riportati, disaggregati per settore economico di riferimento della qualifica conseguita, vedono il Veneto collocarsi al 1° posto in Italia per numero di alunni coinvolti in tali progetti, 10.338 unità nell’anno scolastico 2000/01, pari a circa un terzo del totale nazionale. La stessa cifra, poi, si può meglio apprezzare in ambito locale riferendola anche al totale degli allievi degli I.P.S. nel Veneto (40.351 unità, come già visto nella Tab. 2 ), di cui costituisce ben il 25%.[17]
Tab. 6 - Utenza delle attività formative di
raccordo Formazione professionale-Istituti professionali di Stato(a)
nel Veneto :
distribuzione degli
iscritti e dei corsi
per settore economico. Anno
scolastico/formativo 2000/01 |
||||||||
Settore |
|
iscritti |
|
corsi |
||||
|
|
v.a. |
% |
|
|
v.a. |
% |
|
Primario |
|
897 |
8,67 |
|
|
54 |
8,68 |
|
Secondario |
|
4.265 |
41,25 |
|
|
272 |
43,72 |
|
Terziario |
|
4.649 |
44,97 |
|
|
268 |
43,08 |
|
Servizi sociali |
|
522 |
5,04 |
|
|
28 |
4,50 |
|
Totale |
|
10.338 |
100,00 |
|
|
622 |
100,00 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
(a) per studenti delle
classi 4e e 5e IPS, per conseguire qualifiche
professionali di 2° livello |
|
|
|
|||||
Fonte : nostra elaborazione su dati Veneto Lavoro |
|
|
|
|
|
|
|
|
Non sono molti i dati finora pubblicati sui nuovi corsi di Istruzione e Formazione tecnica superiore, che hanno preso avvio solo nell’anno scolastico 1999/00. Al loro terzo anno di vita, 2001/02, si riferiscono le cifre della Tab. 7 , concernenti - oltre che, come di consueto, iscritti e corsi - la tipologia di finanziamento. Ciò in considerazione del notevole impulso fornito, anche a questo segmento dell’offerta formativa, dalla disponibilità di risorse del Fondo Sociale europeo. In ciascuno dei due anni precedenti nel Veneto erano stati organizzati 13 corsi IFTS, a fronte di una media nazionale di corsi attivati per Regione pari a 10 nel 1999/00 ed a 15 nel 2000/01.
Tab. 7 - Utenza dei corsi di Istruzione
e Formazione tecnica superiore ( IFTS
) nel Veneto : distribuzione degli iscritti e
dei corsi per tipo di
finanziamento. Anno
scolastico/formativo 2001/02 |
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Finanziamento |
|
iscritti |
|
corsi |
||||
|
|
v.a. |
% |
|
|
v.a. |
% |
|
Statale e regionale |
|
350 |
27,34 |
|
|
16 |
27,58 |
|
Risorse Fondo sociale europeo |
|
930 |
72,65 |
|
|
42 |
72,41 |
|
Totale |
|
1.280 |
100,00 |
|
|
58 |
100,00 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Fonte : nostra elaborazione su dati Veneto Lavoro |
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|
|
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|
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Pur di indubbia utilità, un esame dettagliato degli aspetti finanziari della Formazione professionale non è qui possibile, superando i limiti di questo lavoro. Le ultime tabelle forniscono al riguardo solo qualche flash, senza pretese di puntualità e completezza delle informazioni. Possono tuttavia aiutare a cogliere, con qualche cifra in più, l’ordine di grandezza dei fenomeni di cui ci siamo occupati. Dalle Tab. 8.1 e 8.2 si potrà operare, ad esempio, un confronto tra le diverse “gambe” del sistema formativo relativamente al costo medio per allievo, constatando un divario ora modesto ora vistoso. Balza subito agli occhi quello tra CFP pubblici e analoghe Agenzie formative private
Tab. 8.1 - Costo medio per studente di Scuola secondaria
superiore nell'anno
scolastico1999/00 per tipo di indirizzo in
Italia. Valori in lire 2000 |
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|
|
|
|
||
Istruzione classica
|
6.634.000 |
|
|
|
|
Istruzione tecnica
|
9.268.000 |
|
|
|
|
Istruzione professionale |
10.434.000 |
|
|
|
|
Istruzione artistica |
11.663.000 |
|
|
|
|
|
|
|
|
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|
Fonte : elaborazione Isfol su dati MIUR |
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Tab. 8.2 -
Costo medio per iscritto a corsi di Formazione professionale nell'anno formativo 2000/01 per tipo di corso nel Veneto. Valori in
lire |
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CFP regionali |
612.244 |
|
|
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|
Enti di Formazione privati |
7.171.717 |
|
|
|
|
Iniziative di raccordo IPS-F.p. |
251.499 |
|
|
|
|
IFTS |
5.691.000 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Fonte : nostra elaborazione su dati Veneto Lavoro |
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Infine la Tab. 9 restituisce le proporzioni delle quote di finanziamento della Formazione professionale che risultano a carico dei bilanci degli Enti territoriali e dello Stato. A proposito di quest’ultimo, appare nettissimo e cospicuo l’apporto dei fondi di competenza del Ministero della (allora ancora Pubblica) Istruzione, destinati agli Istituti professionali di Stato.
Tab. 9 - Spesa pubblica per la Formazione
professionale per tipo di Ente finanziatore
in Italia nel 2000. Valori in
miliardi di lire 2000 |
||||||
|
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|
|||
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|
v.a. |
% |
|
|
|
Stato |
|
7.021 |
48,9 |
|
|
|
M.P.I. |
|
6.871 |
47,8 |
|
|
|
M. Lavoro |
|
150 |
1,1 |
|
|
|
Regioni |
|
4.591 |
32,0 |
|
|
|
Enti locali |
|
1.374 |
9,6 |
|
|
|
Imprese |
|
1.202 |
8,5 |
|
|
|
Totale |
|
14.368 |
100 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Fonte : Isfol, Rapporto 2001 |
|
|
|
|
|
|
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Qualche riflessione, per concludere, sull’ assetto e la dimensione attuale delle varie “gambe” del sistema scolastico di istruzione e formazione. Sottolineo attuale, a prescindere cioè dalle modificazioni che potranno essere introdotte dalle (forse) imminenti riforme legislative. Mi limiterò a richiamare un dato riscontrato nel corso della ricerca, relativo al nostro sistema scolastico regionale : la sproporzione o comunque la marcata distanza tra l’Istruzione professionale espressa dagli I.P. di Stato da una parte e la Formazione professionale per analoga utenza giovanile offerta dalle Agenzie formative pubbliche e private dall’altra, la quale emerge chiaramente dalle cifre di varia natura sopra esposte. Si consideri, in particolare, il dato relativo agli allievi nel Veneto: negli I.P.S. essi sono 40.351 mentre nei Centri di Formazione sono 27.541, 26.192 se escludiamo gli apprendisti, che si riducono a 11.183 se, come già discusso, ci limitiamo a considerare la Formazione iniziale di 1° livello : sembra del resto questa la candidata principale a rappresentare la “seconda gamba” del sistema (cfr. note alla Tab. 1) intesa come alternativa ai percorsi di Scuola secondaria superiore.
Da ciò due ultime considerazioni. Intanto si potrebbero considerare gli I.P.S. come una “gamba” già esistente e a sé stante, la seconda quindi del sistema, destinata – sembra – a operare in vicinanza con la terza, in gran parte ancora da costruire, cioè con la Formazione professionale regionale. Nell’ipotesi poi – ancora non chiara – che seconda e terza si volessero a breve termine fondere insieme, si presenterebbero non facili problemi di ‘architettura’ (o, per rispettare ancora la metafora, di ‘ortopedia’), non solo dovuti al sensibile scarto dimensionale.
Per dirla insomma con una battuta, non lascerebbe perplessi la notizia di una fantasiosa riunificazione statuale iberica che fosse data così: ieri il Portogallo si è annessa la Spagna ?….
Sandro Del Giudice
- Veneto Lavoro (a cura di), Il mercato del lavoro nel Veneto. Rapporto 2002, Franco Angeli, Milano, 2002.
- Regione Veneto, Assessorato all’Istruzione, Primo rapporto sulla Scuola Veneta, Venezia, 2002.
- Regione Veneto, Giunta Regionale, La Regione Veneto per la scuola che cambia, Venezia, 2002.
- Regione Veneto, Direzione Lavoro (a cura di), Per un’opportunità in più! Come conoscere la formazione professionale, Venezia, 2002.
- Regione Veneto, Direzione Lavoro (a cura di), Informazioni sul Fondo Sociale Europeo, Venezia, 2001.
- Regione Veneto, Province del Veneto, Apprendistato : non si finisce mai di crescere. Venezia, 2002.
- M.Tirittico, L’evoluzione dell’Istruzione professionale, allegato a Notizie della scuola n. 3 / 4 ottobre 2002, Tecnodid, Napoli.
- G. Cerini, M. Spinosi (a cura di), Voci della scuola 2003, Tecnodid, Napoli, 2002.
- MIUR, Una scuola per crescere. Ragioni e sfide del cambiamento, Roma, 2002.
[1] Il lavoro è stato sollecitato - nell’ ambito del Centro studi Gilda – dall’ esigenza, avvertita da un numero crescente di colleghi per effetto degli sviluppi annunciati dai provvedimenti di riforma in cantiere, di migliorare la conoscenza della realtà locale della Formazione professionale e prioritariamente di quella che chiamerei ‘dirimpettaia’ della Scuola superiore, in quanto rivolta ai coetanei dei nostri allievi. Con quest’ultima, infatti, si prospetta la possibilità/necessità di intessere nuovi rapporti da parte della Scuola superiore, chiamando in causa in particolare l’Istruzione professionale (finora) di Stato.
[2] O forse meglio … ‘nebulosa’, difficile da definire e qualitativamente molto variegata, con conseguenti difficoltà o incertezze nella rilevazione ed elaborazione dei dati.
[3] Si pensi ad. esempio alla non perfetta coincidenza tra anno scolastico ed anno formativo, facendo riferimento il primo a tot giorni di lezione e il secondo a tot ore di durata complessiva dei corsi; ancora, alla corrispondenza solo approssimativa tra alunni iscritti e alunni frequentanti
[4] Per differenza, fatto 100 il totale della popolazione anagrafica di riferimento, si può determinare facilmente la quota residua che entra nel mercato del lavoro.
[5] O ad altro corso post secondario, comprendendo il dato disponibile i giovani fino a 24 anni di età.
[6] Cioè circa il 4% della popolazione anagrafica delle fasce di età considerate.
[7] Superato solo da poche Regioni ad autonomia speciale, la quale ha decisivi riflessi anche nel campo della Formazione professionale, e dall’Emilia R. come specificato nella nota (c) Tab. 1.
[8] Appare evidente il netto contrasto tra questa constatazione e il luogo comune, molto diffuso in regione e oltre, che vede i giovani del ‘ricco Nordest ’ disertare precocemente la scuola per inseguire facili guadagni. Ove possibile, per correttezza e maggiore tranquillità, il dato andrebbe perciò confortato da ulteriori e più approfonditi riscontri, a partire dall’ardua verifica della frequenza effettiva .
[9] Il confronto sembra corretto pur basandosi su dati relativi ad anni scolastici vicini ma diversi.
[10] Gli anni immediatamente successivi alla sua entrata in vigore hanno visto un rapido e vistoso incremento del numero di apprendisti frequentanti i corsi di Formazione. Il dato stimato per l’anno formativo 2002/03 dovrebbe raggiungere nel Veneto le 26.000 unità.
[11] Si pensi alla presenza tra gli apprendisti di giovani ultradiciottenni – potendosi ora assumere con questo tipo di contratto persone di età compresa tra i 16 ed i 24 anni – il cui dato, ai fini della nostra indagine incentrata su persone in età scolare, andrebbe puntualmente scorporato dal totale degli apprendisti utenti della Formazione professionale.
[12] La sintonia è ovviamente massima per quelle direttamente o indirettamente realizzate dalle (o riconducibili alle) organizzazioni imprenditoriali.
[13] Dipendente ovviamente dalla qualità dell’offerta, che risente a sua volta della disponibilità di risorse da parte delle Agenzie formative. Va segnalato al riguardo lo svantaggio dei Centri regionali o pubblici, che non beneficiano dei finanziamenti FSE, lamentato dai rispettivi Dirigenti.
[14] Nel Veneto la Regione ne ha delegata la gestione alle Province dal 1° settembre 2001.
[15] Intese come il luogo in cui viene effettivamente attuata l’attività formativa.
[16] Per lo più privati/convenzionati.
[17] Nel precedente a.s. 1999/00, il 1° dopo l’elevamento dell’obbligo scolastico per effetto della L. 9/99, le Scuole superiori della nostra Regione si sono distinte anche per numero di Progetti integrati attivati con i Centri di Formazione professionale, indirizzati per lo più a studenti iscritti al 1° anno di Scuola superiore i quali a legislazione invariata avrebbero preferito frequentare – come dai medesimi indicato all’atto della preiscrizione – dei corsi di Formazione professionale. A titolo indicativo, su un totale nazionale di 169 progetti, ne sono stati organizzati : nel Veneto 57 (33,73%), in Emilia R. 43 ( 25,44 %), in Piemonte e Puglia 23 (13,61 %), in Lombardia 10 (5,92 %).