IN QUESTO NUMERO
Numero 4 - Settembre 2019
Numero 4 Settembre 2019

Nico, l’antieroe e il suo interrogarsi

Il Corridoio dei passi perduti (Le couloir des pas perdus), Gruppo Albatros Il Filo, 2018. Il secondo romanzo-racconto di Lino Giove.  


27 Agosto 2019 | di Gianluigi Dotti

Nico, l’antieroe e il suo interrogarsi Con Il Corridoio dei passi perduti (Le couloir des pas perdus), Gruppo Albatros Il Filo, 2018, Lino Giove scrive il suo secondo romanzo-racconto dopo I Mal-aimés (Il Torchio 2012), con l'idea che “Un romanzo non è mai pura mimesi né pura fantasia”.
 
La chiave di lettura per temi come “il senso del male, il significato dell’amore, il senso della morte e l’angosciante orrore del potere” la fornisce il protagonista del romanzo-racconto di Lino Giove, Nico (Nicodemo), il prototipo dell’antieroe, la cui storia privata e pubblica si confronta con le altre storie tragiche come la rivoluzione francese e russa o la resistenza al fascismo.
 
La compagna di Nico è Dora, sua complice nella lotta armata ma anche causa della separazione delle loro vite, e “il viaggiare del protagonista attraverso il tempo è il suo interrogarsi a vivere l’enigma del rapporto tra uomini e donne”.
 
Il protagonista vive anche l’esperienza del carcere e per l’autore la difficoltà del protagonista “di tracciare un confine tra bene e male ... è una testimonianza, in un certo senso, dell’oscurità dell’epoca contemporanea”.
 
In conclusione, né solo mimesi né solo fantasia perché in quello che ognuno scrive “c’è sempre una parte di noi stessi. Quella parte a volte più nascosta che solo pochi hanno il privilegio di poter conoscere e che a volte sfugge anche a noi stessi”.
 
____________________________________
Lino Giove nasce a Venezia nel dicembre del 1941 si è laureato in Filosofia e successivamente specializzato in Filosofia della scienza con il massimo del punteggio. Autore di diverse pubblicazioni in Filosofia della scienza in relazione alla fenomenologia del tempo. Collabora come invitato al seminario di Estetica dell’Università di Padova.
Ha scritto su riviste di politica e dopo il 1977 di educazione pedagogico-didattica ed è stato uno dei fondatori dell’Associazione professionale dei docenti italiani, con fini anche sindacali, Gilda degli Insegnanti.
Ha scritto e pubblicato il suo primo romanzo-racconto intitolato I Mal-aimés (Il Torchio) nel 2012.
 
 


Condividi questo articolo:

Numero 4 - Settembre 2019
Direttore Responsabile: FRANCO ROSSO
Responsabile di Redazione: RENZA BERTUZZI
Comitato di Redazione:
Vicecaporedattore: Gianluigi Dotti.
Antonio Antonazzo, Piero Morpurgo, Fabrizio Reberschegg, Massimo Quintiliani.
Hanno collaborato a questo numero:
Giovanni Carosotti, Alberto Dainese, Frank Furedi, Marco Morini, Adolfo Scotto di Luzio, Fabrizio Tonello, Ester Trevisan.