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Numero 4 - Settembre 2020
Numero 4 Settembre 2020

Dall’aforisma all’ argomentazione

Gianluca Galotta, Che ne dici di tornare a pensare? Come risvegliare il cervello nell’epoca dei social network., Il nuovo Melangolo s.r.l., Genova, 2020. 


28 Agosto 2020 | di Gianluigi Dotti

Dall’aforisma all’ argomentazione Gianluca Galotta in “Che ne dici di tornare a pensare?” affronta, senza demonizzarla, una delle caratteristiche del nostro mondo: l’abitudine, divenuta una sorta di religione moderna, della concisione e della brevità.
 
L’autore rileva come la ricerca ossessiva della brevità stia permeando, dopo il marketing e la politica, anche la cultura e la scuola a scapito dell’argomentazione e della riflessione. Avanti di questo passo giungeremo “all’homo brevis: sacerdote della brevità e dell’immediatezza ma carente dal punto di vista argomentativo e riflessivo”.
Infatti, la consuetudine ad utilizzare pochi caratteri nella comunicazione quotidiana sta producendo profondi cambiamenti “comprimendo le nostre capacità argomentative nonché l’abilità di espandere il pensiero”.
 
L’autore tuttavia non si limita all’analisi del presente, ma suggerisce un metodo “per rovesciare, almeno ogni tanto, la logica dei moderni strumenti di comunicazione”. Attraverso 25 brevi capitoli, partendo da un aforisma [1], che per definizione rappresenta la brevità, l’autore sviluppa la riflessione ed espande il tema nell’argomentazione, alla ricerca di una delle possibili spiegazioni. Così facendo rovescia la logica del presente e induce a “riscoprire la capacità e il piacere di argomentare”.
 
I temi affrontati sono i più diversi, si spazia dall’amore all’umiltà, dalla perfezione alla responsabilità, passando attraverso la precarietà dell’esistenza umana quale essenza dell’arte e della scrittura.
 
Infine,  Galotta consiglia di leggere un capitolo al giorno e suggerisce sia la possibilità di utilizzare il testo come un “eserciziario” per abituarsi ad espandere la riflessione e ad argomentare sia la fruizione ad un pubblico vasto ed eterogeneo di lettori (non è riservato agli addetti ai lavori).
 

[1] Dal vocabolario online della Treccani, aforisma (o aforismo) s. m. [dal lat. tardo aphorismus, gr. ἀϕορισμός «distinzione, definizione», der. di ἀϕορίζω «delimitare»] (pl. -i). – Proposizione che riassume in brevi e sentenziose parole il risultato di precedenti osservazioni o che, più genericam., afferma una verità, una regola o una massima di vita pratica”.


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Gianluca Galotta ha conseguito il Dottorato di ricerca in Scienze Filosofiche e Sociali presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, è giornalista professionista e insegna Filosofia e Storia nelle scuole superiori.
È autore di Immediatezza e Riflessività: ripensare Destra e Sinistra (Mimesis, 2017), coautore di È tutta colpa della politica? (Rubbettino, 2015). Ha curato il volume Pensiero politico e letteratura del Risorgimento: schede ad uso didattico dei suoi protagonisti più illustri (Fondazione Giacomo Matteotti, 2011).
 
 



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Numero 4 - Settembre 2020
Direttore Responsabile: FRANCO ROSSO
Responsabile di Redazione: RENZA BERTUZZI
Comitato di Redazione:
Vicecaporedattore: Gianluigi Dotti.
Antonio Antonazzo, Piero Morpurgo, Fabrizio Reberschegg, Massimo Quintiliani.
Hanno collaborato a questo numero:
Michele Anelina, Stefano Battilana, Piero Capello, Roberto Casati, Alberto Dainese, Gilda Sardegna, Giulio Ferroni, Maria Alessandra Magali, Elvio Mori, Marco Morini, Fabrizio Tonello, Ester Trevisan.
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