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Numero 6 - Giugno 2012
Numero 6 Giugno 2012

Consenso larghissimo per Rino Di Meglio. Riconfermato Coordinatore nazionale 2012-2016

«In un'unità di principi condivisi e nel pluralismo delle idee, io sarò, per questi quattro anni, il Coordinatore di tutti e insieme con tutti voi mi adopererò perchè quei principi che hanno fondato la Gilda siano ribaditi, rilanciati nella società e applicati nella scuola italiana»


29 Maggio 2012 | di Renza Bertuzzi

Consenso larghissimo per Rino Di Meglio. Riconfermato Coordinatore nazionale 2012-2016 La maggioranza quasi totale dei delegati ha riconfermato a Tivoli, durante il Congresso nazionale del 25 - 27 maggio 2012, Rino Di Meglio, Coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti.

''Ringrazio tutti i colleghi che mi hanno votato e anche quelli che non lo hanno fatto. Il consenso unanime non è mai positivo. La democrazia si fonda sul dibattito e sul confronto e, quando vi è unanimismo, si rischia di abbassare l' attenzione critica. Io sarò, per questi quattro anni, il Coordinatore di tutti e insieme con tutti voi mi adopererò, grazie alla vostra collaborazione, perchè quei principi che hanno fondato la Gilda e che sono sempre rimasti la barra di orientamento delle scelte della Federazione siano ribaditi , rilanciati nella società e applicati nella scuola italiana''.

Così Rino Di Meglio ha concluso le operazioni di un Congresso che ha rinnovato dopo quattro anni gli Organi nazionali di Direzione e di Controllo della Gilda nazionale, in seguito ad un eguale rinnovo dei corrispondenti Organi provinciali.
Un congresso che ha risentito di quella situazione nuova e preoccupante che vede la scuola in balia totale di una condizione economica decisamente pericolosa.
Il welfare state - come la relazione del Coordinatore ha puntualizzato, è in una crisi profonda. I diritti della cittadinanza, tra cui l' istruzione e la sanità, vengono aggrediti quotidianamente con il risultato che la democrazia sta perdendo i suoi pilastri fondamentali.
Si tratta di uno sfondo opaco di cui si intravvedono i pericoli ma per cui non è nè facile nè semplice trovare soluzioni o proporre iniziative. Gli strumenti di controllo della democrazia e di tutela dei diritti dei lavoratori sono sempre più indeboliti e il sindacato - storicamente protagonista di un' azione di tutela di rilancio di questi diritti - è sotto assalto.
Questa consapevolezza impone di guardare con lucidità e senza autoinganni alle scelte da fare, agli obiettivi di perseguire e ai tempi da prevedere per i risultati attesi. Senza demagogia nè stanche ritualità occorre non abbassare mai lo sguardo verso il futuro e, confermando ciò che del passato va conservato, proseguire con la forza della ragione un cammino lento e impegnativo ma costante.
Particolare la situazione del confronto politico congressuale che ha visto la presentazione di un solo documento per la carica di Coordinatore nazionale a cui faceva riferimento una lista di candidati che si sono riconosciuti in esso, e di un documento riferito solamente ad una lista perla Direzione nazionale.
La relazione consuntiva di Rino di Meglio è partita dal dato numerico, oggettivo, relativo agli iscritti alla FGU e ai risultati delle RSU. L' Aran ha ratificato il numero legale degli iscritti, più di 50000, che è un dato in crescita del 33%. Un elemento significativo in un panorama in cui il numero dei sindacalizzati è in discreta diminuzione, sia per la crisi economica, sia per il calo dei posti di lavoro. Questo incremento spazza via i timori di chi continuava e continua a sostenere che la Gilda sia in pericolo all' interno della Federazione. Non è così, sostiene Rino Di Meglio ripercorrendo le tappe che dal 2004 al 2007 hanno portato alla unificazione delle deleghe nella FGU. Infatti, all' indomani dell'ultimo passaggio formale, vi è stata, il 30 ottobre 2008, la grande manifestazione unitaria che ha portato in piazza un milione di persone al cui successo la Gilda degli insegnanti ha contribuito in modo sostanziale. E, a seguire, tutte le iniziative della Gilda sono state caratterizzate da equidistanza dalle forze politiche, quindi da una autonomia partitica di cui andare fieri. In questo solco - ha concluso la relazione consuntiva di Meglio - dobbiamo puntare ad una unità di principi condivisi nel pluralismo delle idee.
La discussione politica sia sul Documento per il Coordinatore nazionale che su quello per i membri della Direzione nazionale ha affrontato, prevalentemente, i temi della crisi economica che si riversa in modo pericoloso sulla scuola, non soltanto tagliando i fondi e i posti di lavoro, ma soprattutto incidendo sulla sua funzione pubblica e trasformandola a poco a poco in un servizio a pagamento.
Il che fare? ha visto, nel dibattito, la prevalenza di indicazioni propositive: accentuare l'aspetto culturale dell'azione della Gilda; cercare strade nuove con proposte nuove, anche differenziandosi dagli altri sindacati; coniugare sindacato e analisi culturale per salvaguardare l' intervento pubblico nell' istruzione e intervenire sempre di più non in difesa (ex post) ma in anticipo (ex ante) analizzando tutti quegli aspetti nuovi e deteriori che caratterizzano l' insegnamento oggi (esecutività, tecnocrazia ecc...).
Il documento relativo alla lista per i componenti della Direzione nazionale, ''aperta a tutti coloro che in esso si riconoscono e hanno intenzione di collaborare fattivamente e onestamente con il Coordinatore eletto, al di fuori di ogni pregiudizio e personalismo, per il bene della Gilda degli Insegnanti'' afferma tra le altre cose :
''Nessuno seriamente pensa sia facile o che sia a portata di mano fare proposte, essere ascoltati e cambiare la situazione, soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo, di negazione di ruolo e di possibilità di mediazione, per il sindacato.
Ma il rinunciarvi corre il pericolo di essere esiziale per noi sia come Associazione, sia come sindacato autonomo. Certo cresciamo, ma continuiamo a contare poco per i numeri e pochissimo per le idee e le proposte.
Noi crediamo che sia ancora possibile, che sia nel patrimonio culturale, professionale e umano della Gilda degli Insegnanti riprendere in mano quel discorso che l'obbligata confluenza nella Federazione sembra aver interrotto.
''Primum vivere, deinde philosophari'' si diceva una volta ed il detto è ancora valido, ma ora che la vita ce la siamo garantita, vogliamo che non sia solo sopravvivenza.
Abbiamo molto apprezzato quello che il Coordinatore in carica ha detto in DN e ha ripetuto in Assemblea Nazionale: è la Gilda il gruppo più numeroso e deve essere la Gilda il centro propulsore della Federazione.
Ha detto anche che vuole essere il Coordinatore di tutti, mettendo, così pensiamo, una pietra sopra a tutte le incomprensioni, ma soprattutto le strumentali divisioni di questi quattro anni.
L'abbiamo apprezzato perchè in questi anni ci è sembrato che si fosse scavato un fossato fra la Gilda delle origini e quella nella quale eravamo arrivati a lavorare. In nome di queste sue affermazioni crediamo si possa lavorare lealmente con lui, collaborare, fare proposte e cercare di realizzarle''.
Le votazioni della Direzione nazionale hanno confermato un grande consenso anche per i collaboratori più stretti di Rino Di Meglio, la vicecoordinatrice e il Tesoriere uscenti, Maria Domenica Di Patre e Raffaele Salomone Megna.
La nuova D.N. si è rinnovata con nuovi eletti, competenti, che andranno ad affiancare i componenti confermati, tra i quali ricordiamo, per spirito partigiano, Gianluigi Dotti e Fabrizio Reberschegg della Redazione del nostro giornale e del Centro studi nazionale. A tutti va il nostro saluto e il nostro augurio di buon lavoro.
Il convegno dunque si è chiuso e ci piace usare il pensiero di Ruggiero Pinto (presentatore del documento politico di Rino Di Meglio) e di Giorgio Quaggiotto (presentatore della lista della Direzione nazionale): il momento politico è molto critico, ma non devono mancare la speranza nè la voglia di promuovere la stima e l' orgoglio dei docenti (Pinto), e dunque di mantenere attivi i valori fondanti della Gilda, tenendo viva la sensibilità per questi principi non in contrapposizione ma contribuendo insieme a questo processo (Quaggiotto).


ALLEGATI


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Numero 6 - Giugno 2012
Direttore Responsabile: FRANCO ROSSO
Responsabile di Redazione: RENZA BERTUZZI
Comitato di Redazione:
Vicecaporedattore: Gianluigi Dotti.
Antonio Antonazzo, Francesco Lovascio, Piero Morpurgo, Fabrizio Reberschegg, Gina Spadaccino.
Hanno collaborato a questo numero:
Paolo Petrocelli, Raffaele Salomone Megna