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Numero 9 - Novembre 2012
Numero 9 Novembre 2012

La scuola, a volerla fare sul serio, con intenti educativi, logora

Luigi Einaudi sulla scuola


04 Novembre 2012 | di Redazione

La scuola, a volerla fare sul serio, con intenti educativi, logora
Da ventanni a questa parte le ore di fiato messe sul mercato dai professori secondarli è andata spaventosamente aumentando. Specie nelle grandi città, dalle 10 a 12 ore settimanali, che erano i massimi di un tempo, si è giunti, a furia di orari normali prolungati e di classi aggiunte, alle 15, alle 20, alle 25 e anche alle 30 e più ore per settimana. Tutto ciò può sembrare ragionevole solo ai burocrati che passano 7 od 8 ore del giorno all'ufficio, seduti ad emarginare pratiche. A costoro può sembrare che i professori con le loro 20-30 ore di lezione per settimana e colle vacanze, lunghe e brevi, siano dei perditempo. Chi guarda invece alla realtà dei risultati intellettuali e morali della scuola, deve riconoscere che nessuna jattura può essere più grande di questa. La merce «fiato» perde in qualità tutto ciò che guadagna ini quantità. Chi ha vissuto nella scuola sa che non si può vendere impunemente fiato per 20 ore alla settimana, tanto meno per 30 ore. La scuola, a volerla fare sul serio, con intenti educativi, logora. Appena si supera un certo segno, è inevitabile che l'insegnante cerchi di perdere il tempo, pur di far passare le ore. Buona parte dell'orario viene perduto in minuti di attesa e di uscita, in appelli, in interrogazioni stracche, in compiti da farsi in scuola, ecc., ecc. Nasce una complicità dolorosa ma fatale tra insegnanti e scolari a far passare il tempo,pur di far l'orario prescritto dai regolamenti e di esaurire quelle cose senza senso che sono i programmi. La scuola diventa un locale, dove sta seduto un uomo in- caricato di tenere a bada per tante ore al giorno i ragazzi dai IO ai 18 anni di età ed un ufficio il quale rilascia alla fine del corso dei diplomi stampati. Scolari svogliati, genitori irritati di dover pagare le tasse, insegnanti malcontenti; ecco il quadro della scuola secondaria d'oggi in Italia. Non dico che la colpa di tutto ciò siano gli orari lunghi; ma certo gli orari lunghi sono l'esponente e nello stesso tempo un'aggravante di tutta una falsa concezione della missione della scuola media.
(Dal Corriere della Sera, 21 aprile 1913).


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Quanti ragazzi perderemo perchè le risorse sono diventate inesistenti?

Mi vergogno un po' in questo momento in cui molti stanno perdendo il lavoro, ma questa decisione di aumentare l'orario dei docenti non riguarda solo gli insegnanti. Penso alla mia situazione nella scuola primaria, in questi anni i problemi sono aumentati in maniera incredibile. Classi sempre più numerose, ragazzi con non conoscono nemmeno una parola della nostra lingua, inseriti così, di botto, e noi che non riusciamo più ad aiutarli come vorremmo. Quanti ragazzi perderemo perchè le ore a disposizione per l'integrazione,l'apprendimento della nostra lingua,l'aiuto agli alunni DSA,per i quali concretamente non è stata prevista nessuna risorsa,sono divenute praticamente inesistenti?
Io spero che chi, in questo momento storico, si trova nella condizione di essere responsabile della scuola italiana e perciò anche del futuro dei giovani esca dall'aula del Parlamento ed entri con le proprie gambe in un'aula di scuola primaria o secondaria,magari di periferia o in un istituto professionale e finalmente veda e tocchi con mano la fatica d'insegnare, insegnare col cuore per dare a tutti la possibilità di acquisire stima ,rispetto di sè e dell'altro, perchè ogni ragazzo possa dire valgo qualcosa ce la posso fare.
Nella scuola italiana questo è il momento di investire in risorse(umane e competenti) non di tagliare ancora.
Mariacristina Reggiani, insegnante di scuola primaria di Reggio Emilia.


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E penso a tutte le conoscenze che piano piano stanno svanendo via dalla mia memoria
A proposito di 18 ore...
Io questo mese - ma novembre promette uguale e poi ci saranno corsi di formazione su corsi di formazione - tra riunioni per programmazioni, all'Asl (per dislessici), collegi docenti, assemblee per elezione genitori, primi consigli di classe, sono già arrivata a 20 ore pomeridiane.
A cui aggiungere le ore per la preparazione lezioni - 9 classi in due scuole di cui la maggior parte difficili - , per correzione test d'ingresso, per compilazione registri, e programmazione annuale.....
Quando ho iniziato questo mestiere non avrei mai immaginato di non aver quasi più tempo - io che ero una lettrice forsennata - per leggere un libro, di non avere più una domenica libera per visitare i luoghi del Fai, una mostra, un buon film...troppo stanca....
E penso a tutte le conoscenze che piano piano stanno svanendo via dalla mia memoria....
Raffaella , 24 ottobre 2012 21:10 (http://gruppodifirenze.blogspot.it/)


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Quante ore fa davvero un docente?
Quante ore fa davvero un docente? Un conticino che propongo al ministro Profumo. Nella scuola italiana, ad una singola disciplina competono in media 3 ore settimanali di lezione, quindi il docente con 18 ore di cattedra ha di solito 6 discipline da insegnare. Ad esempio la cattedra di matematica e fisica allo scientifico comporta tre corsi di fisica e tre di matematica. La grande maggioranza delle discipline richiede lo scritto: tre scritti a quadrimestre, per un totale di 3x6=18 compiti in classe a quadrimestre. Il compito va pensato, scritto, e stampato e gli esercizi verificati: non meno di un'ora di lavoro a compito, per un totale di 18 ore a quadrimestre per la preparazione.

Consideriamo ora un numero di 25 alunni per classe, si avranno 18x25=450 elaborati da correggere a quadrimestre (900 all'anno!). Quanto tempo occorre per correggere un elaborato? Impossibile farlo in meno di un quarto d'ora, fra interpretare il lavoro dello studente, scrivere delle correzioni che siano proficue per il ragazzo, pensare al voto ed al giudizio e riportarlo sul registro. Facciamo il conto in minuti: 450x15=6750minuti = 112 ore.
Quindi considerato che in un quadrimestre ci sono 16 settimane circa, sommando le 18 ore per la preparazione dei compiti abbiamo 112+18=130, cioè 130/16=8 ore a settimana di lavoro a casa dedicato ai compiti in classe.

Veniamo alle lezioni. Possiamo stimare che in media due terzi del tempo in classe sia dedicato alla spiegazione ed un terzo alle interrogazioni. Avremo quindi 12 ore di lezioni frontali a settimana da preparare a casa. Quanto tempo occorre? La risposta varia molto a seconda dell'argomento, della materia, dell'anzianità del docente. Una media ragionevole potrebbe essere tre quarti d'ora di preparazione per ognuna delle 12 ore frontale, totale 9 ore a settimana.

Veniamo al ricevimento genitori: mediamente un'ora a settimana nella mia scuola, se contiamo anche i due pomeriggi pieni all'anno di quattro ore ciascuno. Poi ci sono le ore da dedicare ai consigli di classe, ai collegi docenti, le riunioni dei dipartimenti, tempi quantificati dal contratto: sono 80 ore in tutto, vale a dire se dividiamo per i mesi dell'anno scolastico sono 10 al mese, cioè 2 a settimana o poco più.

E' il momento delle somme:18 frontali + 8 compiti in classe + 9 preparazione + 1 ricevimento + 2 riunioni = 38 ore a settimana.
TA-DAAH ! il docente lavora 38 ore a settimana ed è pagato 1300 euro al mese. Chiaramente è una stima per difetto perchè lascia fuori cento altre cose[...]
(In http://www.huffingtonpost.it/mariarita-falco/contro-le-24-ore_b_2037607.html?utm_hp_ref=italy)










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Numero 9 - Novembre 2012
Direttore Responsabile: FRANCO ROSSO
Responsabile di Redazione: RENZA BERTUZZI
Comitato di Redazione:
Vicecaporedattore: Gianluigi Dotti.
Antonio Antonazzo, Piero Morpurgo, Fabrizio Reberschegg, Gina Spadaccino.
Hanno collaborato a questo numero:
Sergio Auriemma, Stefano Borgarelli, Giuseppe Lorenzo, Raffaele Salomone Megna, Mariacristina Reggiani.