IN QUESTO NUMERO
Numero 5 - Maggio 2013
Numero 5 Maggio 2013

Abbagli e sbagli nell’orientamento scolastico e nell’interpretazione dei quotidiani

Il punto dolente è l'orientamento: purtroppo se uno studente è svogliato e con limitate capacità di lettoscrittura, allora questi viene invitato ad iscriversi all'istruzione tecnica o professionale


30 Aprile 2013 | di Piero Morpurgo

Abbagli e sbagli nell’orientamento scolastico e nell’interpretazione dei quotidiani
C'è qualcosa che occorre chiarire con nettezza: l'entusiasmo per il ''successo'' delle iscrizioni (1) degli istituti tecnici è errato e foriero di prospettive fuorvianti (2). Innanzitutto, come è ben evidente dalla tabella (3), il sensazionalismo di tanti quotidiani è stato indotto da uno 0,4% di incremento per gli istituti tecnici (prevalentemente indirizzi economici e turistici) e da un 2,2% di aumento per i licei scientifici nell'opzione scienze applicate. Tuttavia nel complesso il sistema dei licei guadagna un ulteriore 2% rispetto all' a.s. scolastico precedente. I numeri sono questi, il resto sono parole spese da chi mal interpreta pregi e difetti della scuola. Il punto dolente è l'orientamento: purtroppo se uno studente è svogliato e con limitate capacità di lettoscrittura, allora questi viene invitato ad iscriversi all'istruzione tecnica o professionale. Dispiace dirlo: se aumentano le iscrizioni nelle cosiddette ''vocational schools'' è perchè a casa e a scuola si legge e si scrive sempre di meno. Pertanto a un danno iniziale si aggiunge un altro sbaglio che consiste nel mal consigliare lo studente e la sua famiglia. Così da un lato ci si aspetta e si prospetta che gli istituti tecnici e professionali siano più facili e invece è l'esatto contrario, dall'altro non si interviene tempestivamente sul nodo del problema che è dato dalla necessità di recuperare tempestivamente l'abilità e la passione della lettura nonchè la gioia del trasmettere emozioni e riflessioni scrivendo correttamente (il supporto cartaceo o informatico è quasi ininfluente se il testo è corretto). Purtroppo i dati ISTAT ci dicono che a partire dai 14 anni diminuisce la percentuale di chi legge almeno un libro in 12 mesi (4). E questo riguarda soprattutto i maschi che, non a caso, si iscrivono in maggioranza nell'istruzione tecnica e professionale.

Come si vede dalla Tabella - in una delle poche (e recenti) indagini condotte con una metodologia di campionamento e di rilevazione comune - il nostro Paese è staccato tra 9 (Francia) e 22 punti (Uk) nella «lettura» di libri in generale (popolazione > 14 anni di età). Tra i lettori abituali (ma per «abituale» qui si intende chi ha letto «almeno tre libri» all'anno!) la distanza è compresa tra gli 8 punti della Spagna e i 24 del Regno Unito (5). L'Italia è un paese di lettori deboli (6) questo è il punto che dovrebbe preoccupare chi si interessa di orientamento scolastico, l'Italia è al di sotto della media europea in passione per la lettura (7). Di certo è verosimile che l'istruzione tecnica e professionale sia diventata un ibrido della formazione liceale (fanno eccezione alcuni indirizzi -e non tutti- come la formazione alberghiera, i geometri, la moda, l'Ipsia Ferrari di Maranello (8), alcuni laboratori di arte orafa (9)). Su tutto ciò pesa la riforma Gelmini: sono state ridotte le ore di laboratorio (10) colpendo anche centri prestigiosi (11) e anche se appare meritevole l'idea di limitare la presenza degli studenti a scuola a 32 ore (inaccettabili erano le 40 previste fino a pochi fa) permane un sistema dove su tredici materie da studiare (13 un'esagerazione!) molto ridotta è l'area professionale.

Qui verrebbe la prima sorpresa: negli USA è sta avviata una singolare sperimentazione dove, con il sostegno economico dell'IBM (12), si realizza una scuola ''ibrida'' che dura 6 anni (invece di 4) e che offre una didattica professionalizzante che non esclude lo studio della letteratura e della lingua e che permette di conseguire anche alcuni crediti formativi universitari (Associate degree). Questo tipo di scuole chiamato P-Tech sono state realizzate a New York e a Chicago e offrono un percorso fondato su una mescolanza di orientamenti propri sia della scuola secondaria superiore sia dell'istruzione professionale sia della formazione universitaria (13). Tutto ciò è avvenuto anche sulla scia dell'indagine promossa nel 2011 dall'Università di Harvard intitolata Strade per la prosperità (14) negli USA si sviluppano percorsi disciplinari quali il Linked learning (15) che si prefiggono di integrare solide basi culturali con una rigorosa preparazione al lavoro anche allungando i tempi di permanenza a scuola.

La seconda sorpresa è data da una serie di indagini sui livelli di alfabetizzazione e le abilità nell'utilizzazione dei sussidi digitali. Su incarico delle associazioni delle biblioteche il National Forum on Information Literacy (NFIL), creato nel1989 ha descritto queste capacità come''l'essere in grado di sapere quando c'è bisogno di un'informazione congiunto all'abilità di identificare, valutare ed usare un'informazione per lo scopo o per il problema da affrontare''. Nel frattempo The Middle States Association of Colleges and Schools ha ulteriormente definito il quadro che prevede che la Information literacy sia un sistema vitale per ogni disciplina e che preveda il saper valutare, comprendere e utilizzare le informazioni nonchè nel saperle assimilare ed applicare nei diversi campi disciplinari. Di conseguenza per la Middle States Association of Colleges and Schools ogni studente dovrà saper essere abile nella comunicazione scritta e orale, nel pensiero critico e scientifico che sottendono le abilità tecnologiche di ogni disciplina. Il che significa cheanche nell'istruzione tecnica e professionale è assolutamente necessario: a) saper effettuare una ricerca in una biblioteca; b) conoscere l'utilizzazione delle parole chiave per svolgere ricerche sui database elettronici; c) saper prendere appunti; d) sviluppare una capacità di giudizio critico nei confronti delle fonti selezionate; e) essere in grado di citare correttamente le fonti utilizzate (16).

L'apprendimento di conoscenze e la loro elaborazione finalizzata alla formazione di lavoratori e cittadini non può prescindere dal saper leggere e scrivere ed è un abbaglio e uno sbaglio lasciar intendere che i professionisti del domani possano fare a meno di queste abilità.


_________________________________________________________
1 http://www.gildavenezia.it/docs/Archivio/2013/mar2013/Risultati_iscrizioni.htm
2 http://www.lastampa.it/2012/03/20/cultura/scuola/iscrizioni-alle-superiori-aumentanoper-gli-istituti-tecnici-calano-i-licei-rbhB3bVKKcUolvZ2MI2YZL/pagina.html
3 https://docs.google.com/viewer?url=http%3A%2F%2Fdownload.repubblica.it%2Fpdf%2F2013 %2Fscuola%2Fiscrizioni-nazionali-per-indirizzo.pdf&docid=2d9e44b6c4a0ffa8c72792e2ed5e1a60&a=bi&pagenumber=1&w=524
4 http://culturaincifre.istat.it/sito/libri/letturalibrintalia_2010.pdf e soprattutto
http://www.istat.it/it/files/2013/03/2_istruzione-formazione.pdf
5 http://www.aie.it/Portals/21/Press/LetturainEuropa.pdf
6 http://www.grinzane.net/Osservatorio2003/Osservatorio2003_ITA.html
7 http://ec.europa.eu/education/literacy/what-eu/high-level-group/documents/literacy-finalreport_en.pdf
8 http://www.ipsiaferrari.mo.it/contenuto/istituto/storia-dellistituto
9 http://www.arte-artisti.com/laboratori-darte/61-laboratori-arte-orafa
10 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/09/28/corato-gli-otto-laboratoriarte-cancellati-dalla.html
11 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/09/28/corato-gli-otto-laboratoriarte-cancellati-dalla.html
12 http://www.prnewswire.com/news-releases-test/ibm-unveils-playbook-for-us-cities-to-developgrades-
9-14-schools-that-prepare-students-for-technology-jobs-140728133.html
13 http://www.imperfectparent.com/topics/2011/10/13/chicago-public-schools-to-create-high-schoolcollege-hybrid-schools/
14 http://www.gse.harvard.edu/news_events/features/2011/Pathways_to_Prosperity_Feb2011.pdf
15 http://www.connectedcalifornia.org/direct/files/resources/


ALLEGATI


Condividi questo articolo:

Numero 5 - Maggio 2013
Direttore Responsabile: FRANCO ROSSO
Responsabile di Redazione: RENZA BERTUZZI
Comitato di Redazione:
Vicecaporedattore: Gianluigi Dotti.
Antonio Antonazzo, Piero Morpurgo, Fabrizio Reberschegg, Gina Spadaccino.
Hanno collaborato a questo numero:
Rosario Cutrupia, Tommaso De Grandis, Giorgio La Placa, Gianluca Mungo.