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Numero 8 - Novembre 2014
Numero 8 Novembre 2014

La Fgu Gilda apre la campagna per le elezioni delle Rsu

Corso di formazione sindacale, Roma, 2 ottobre 2014


27 Ottobre 2014 | di Ester Trevisan

La Fgu Gilda apre la campagna per le elezioni delle Rsu
Sala gremita, platea attenta e interventi molto applauditi all´incontro di formazione organizzato dalla Federazione Gilda-Unams del Lazio, che si è svolto giovedì 2 ottobre al Centro Congressi Cavour di Roma.

All´iniziativa ha preso parte anche il coordinatore nazionale Rino Di Meglio che ha esordito parlando del rinnovo delle Rsu.

"Con il primo passaggio avvenuto all´Aran lunedì 29 settembre, sono state formalmente indette le elezioni e adesso - ha esortato Di Meglio - occorre l´impegno di tutti noi per mettere in moto la macchina organizzativa e preparare le liste dei candidati da presentare nelle scuole. Sono convinto che sarà una prova importante dalla quale usciremo molto bene.

Il Governo sta bastonando il mondo sindacale, escludendolo dalla concertazione e dalla consultazione, ma è un attacco che non riguarda la Fgu perchè noi non abbiamo mai concertato nulla, neanche un posto di bidello in una scuola. Al dimezzamento dei distacchi - ha ricordato Di Meglio - abbiamo risposto tagliando le spese della struttura nazionale ma mantenendo intatta la presenza sul territorio, che rappresenta la vera forza, la linfa vitale di un sindacato. E il segno che stiamo percorrendo la strada giusta arriva dal numero di iscritti alla Fgu, che quest´anno è già aumentato di 3mila iscritti".

Il coordinatore nazionale ha poi toccato alcuni punti delle linee guida proposte dal rapporto del Governo "#labuonascuola", soffermandosi prima di tutto sulla stabilizzazione di 148mila precari inseriti attualmente nelle GaE.

"Ci auguriamo - ha detto Di Meglio - che per queste immissioni in ruolo promesse da Renzi ci sia la copertura finanziaria, perchè non vorremmo assistere a un´altra beffa di Stato dopo quella avvenuta ai danni dei docenti Quota 96".

"Purtroppo la realtà - ha concluso il coordinatore nazionale - è che nella proposta di riforma non c´è un euro in più da investire nella scuola e le assunzioni dei precari saranno pagate con il blocco degli scatti di anzianità. Quello elaborato dal Governo è un documento caratterizzato da un basso profilo culturale, mentre la scuola italiana merita molto di più, perchè è un luogo dove si deve trasmettere conoscenza e non soltanto competenze".



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