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Numero 1 - Gennaio 2016
Numero 1 Gennaio 2016

Hanno sparato sul paradiso degli studi e della gioventù

Parigi, 13 novembre 2015


28 Dicembre 2015 | di Piero Morpurgo

Hanno sparato sul paradiso degli studi e della gioventù A Parigi ci sono meravigliose biblioteche in stanze profumate di aromi; là si trovano i verdi giardini di tutti i volumi del mondo; là i prati delle scuole che pulsano al ritmo della Terra”, così scriveva Riccardo di Bury nel sec. XII. E per Giovanni di Salisbury: Parisius faceva rima con Paradisus. Il paradiso degli studi e della gioventù.
No, non hanno assassinato a caso. A Parigi hanno ucciso i giovani, gli studenti, gli insegnanti. Il piano era stato annunciato: le scuole verranno distrutte. Un proclama tipico di ogni totalitarismo. Così hanno ammazzato Valeria Solesin che difendeva il diritto al lavoro delle donne (1), così hanno spezzato le vite di: Kheireddine appassionata di etnomusicologia, Marion entusiasta musicologa e insegnante a Beaugency, Suzon dedita alla letteratura contemporanea, Véronique instancabile nella difesa dei diritti dei bambini nel Madagascar, Guillaume della Sorbonne Nouvelle, Elodie e Caroline che lavoravano all’école de Condé (Paris), Hugo studente d’informatica a Montpellier, Marie e Mathias di Reims in stage per la comunicazione d’impresa, Justine architetto e dottorando, Juan studente spagnolo, Nohemi messicana. L’IUT della Marne-la-Vallée ha perso il dirigente Nicolas e il docente Matthieu; assassinati anche gli insegnanti Alban di Bordeaux Montaigne e Fabian dell’Université de Bourgogne (2). L’odio per la Scuola non è una novità.
L’ISIS ha distrutto 1500 scuole in Iraq, in Afghanistan 30.000 bambini non possono più andare a scuola, in Siria i docenti pagati dal governo vengono accusati di tradimento e uccisi dai terroristi. Il Daech ha istituito una Commissione per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio che perseguita gli insegnanti: un maestro è stato punito con 30 frustate solo per aver detto i nomi degli stati con cui confina la Siria. L’ISIS ha modificato il curriculum degli studi secondari sopprimendo: chimica, fisica, filosofia, scienze sociali e matematica argomentando che sono discipline “inventate” da non-musulmani. Al tempo stesso sono state aggiunte altre materie: 1) diritto islamico, 2) vite dei profeti, 3) vite dei capi islamici, 3) testo inglese del Corano, 4) insegnamenti di Maometto (3). Sovvertendo il sistema scolastico si distrugge quell’età dei diritti inaugurata dalla Rivoluzione Francese del 1789 e sancita dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo del 1948. Bernard Henry Lévy ha ricordato le “belle parole di Victor Hugo quando gridava, durante i massacri della Comune, che prendersela con Parigi è più che prendersela con la Francia, perché significa distruggere il mondo” (4). L’Europa non ha preso coscienza che l’obiettivo del terrorismo è la distruzione della cultura. Trovo estremamente reticente e fuorviante il non far vedere le immagini degli eccidi e delle distruzioni dei siti archeologici. Davvero non capisco perché si possano far vedere le immagini di Auschwitz e non quelle delle stragi commesse a Parigi o a Palmira.
 
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(1)http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-11-16/avanti-ragazze-lavoro-studio-valeria-solesin-occupazione-donne-francia-e-italia-102941.shtml?uuid=ACzRf2aB
(2) Le Monde ricorda le vittime con una pagina speciale: http://www.lemonde.fr/attaques-a-paris/visuel/2015/11/23/caroline-prenat-24-ans-enmemoire_4815915_4809495.html
(3) http://www.syriadeeply.org/articles/2015/05/7278/islamic-states-schools-deir-ezzor/
http://www.jihadwatch.org/2015/10/islamic-state-schools-ban-math-music-philosophy-history-french-and-geography-as-incompatible-with-islam
(4) http://www.corriere.it/esteri/15_novembre_16/i-musulmani-nostre-citta-ora-ci-dicano-chi-stanno-0ae45f02-8c28-11e5-b416-f5d909246274.shtml
 


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Numero 1 - Gennaio 2016
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