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Numero 1 - Gennaio 2020
Numero 1 Gennaio 2020

Intese per Decreto

La Gilda lancia un appello per chiudere la questione e per evitare il prossimo anno un’altra procedura straordinaria


29 Dicembre 2019 | di Antonio Antonazzo

Intese per Decreto Il Decreto 126, appena approvato dalla Camera dei Deputati nasce dalla prima intesa sottoscritta nella notte del 24 aprile con l’allora, ed attuale, Presidente del Consiglio ed è il frutto di due diverse intese sottoscritte, una ad agosto e l’altra ad ottobre, tra le OO.SS rappresentative del comparto ed il MIUR.
 
La discussione adesso si sposta in Senato, ma tutto fa supporre che il passaggio in aula avverrà molto rapidamente e che difficilmente il testo approvato in prima lettura subirà sostanziali modifiche. Pertanto, limitandoci alla parte del decreto che riguarda l’Istruzione in generale ed il precariato in particolare, possiamo sintetizzare i contenuti di questo provvedimento legislativo precisando che il testo prevede:
- Una procedura concorsuale straordinaria per 24.000 posti di docenti di scuola secondaria
- Una procedura abilitante riservata 
- Delle disposizioni per il sostegno e per le nomine fatte con clausola risolutiva 
- Delle disposizioni varie per le graduatorie 
- Una procedura concorsuale per i facenti funzione DSGA e docenti di religione cattolica
 
Vengono autorizzate 24.000 assunzioni riservate ai partecipanti che possano dimostrare di avere effettuato almeno tre anni di servizio - dal 2008/09 ad oggi - nella scuola secondaria statale, di cui almeno uno nella classe di concorso richiesta. Ai fini del computo dei tre anni richiesti, valgono anche i servizi prestati su posti di sostegno senza titolo e quelli su progetti regionali svolti in base ai decreti “salvaprecari” del 2009 e del 2013.


Per poter aspirare ai posti di sostegno, è necessario che gli interessati siano già specializzati o che siano stati avviati ad un percorso di specializzazione che però deve concludersi entro il 30 giugno 2020.


La Camera ha anche approvato un emendamento che consente, a chi completa il terzo anno durante l’anno in corso, di partecipare con riserva al concorso straordinario per l’immissione in ruolo; la riserva viene sciolta con il raggiungimento dei 180 giorni di servizio richiesti entro il 30 giugno 2020.
 
Alla stessa procedura potrà partecipare anche chi raggiunge i tre anni di servizio richiesti grazie a del servizio svolto in una scuola paritaria, ma in tal caso, il superamento della prova sarà utile soltanto per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento, requisito che potrà consentire la sottoscrizione di un contratto a tempo indeterminato in una scuola paritaria o l’inserimento in seconda fascia nelle graduatorie di istituto. Analogamente, potranno partecipare alla prova concorsuale anche i docenti di ruolo con almeno tre anni di servizio comunque svolto; per loro infatti si prescinde dal requisito che prevede almeno un anno di servizio specifico nella classe di concorso scelta per l’abilitazione.
 
Questa procedura concorsuale straordinaria verrà bandita in contemporanea ai già previsti concorsi ordinari (primaria, infanzia e secondaria) e prevede lo svolgimento di una prova scritta selettiva informatizzata. Ciò consentirà un’immediata correzione degli elaborati con pubblicazione delle graduatorie in tempo utile per le immissioni in ruolo del prossimo anno scolastico. Ovviamente, non sarà lo stesso per le graduatorie del concorso ordinario che potranno essere utilizzate soltanto a partire del settembre 2021.


Il decreto prevede, per i 24.000 vincitori, la compilazione di graduatorie regionali che verranno stilate sulla base del punteggio conseguito nella prova scritta (punteggio minimo 7/10) e dei titoli culturali e di servizio che saranno computati sulla base di una tabella ancora da definire, mentre per coloro che, pur superando la prova non rientreranno nel contingente, per i docenti della scuola paritaria e i colleghi già di ruolo, è prevista la compilazione di un elenco di abilitati.


Il percorso abilitante prevede, dopo il superamento della prova scritta, anche un anno di formazione che si concluderà con una prova orale, anch’essa selettiva con punteggio minimo pari a 7/10. Chi non li avesse già acquisiti, dovrà conseguire i 24 crediti CFU richiesti ai neo laureati per la partecipazione ai concorsi ordinari.
 
Sempre in tema di concorsi straordinari, il decreto prevede anche l’indizione di una procedura concorsuale per i facenti funzione DSGA con almeno tre anni di servizio e in possesso di laurea e per i docenti di religione.
 
Altro aspetto da sottolineare sui contenuti del Decreto riguarda la riapertura delle graduatorie di istituto. Si tratta di un provvedimento molto atteso che sembrava precluso dalla legge 107 la quale prevedeva l’impossibilità di nuovi inserimenti in tali graduatorie.
 
Il Decreto invece non solo consente a tutti i docenti già inseriti nel passato di aggiornare il proprio punteggio, ma permette l’inserimento di neo laureati purché siano in possesso dei famigerati 24 CFU.
 
Altra novità legata a queste graduatorie di istituto riguarda il fatto che saranno provinciali e che verranno usate, in coda alle attuali GAE, per le supplenze annuali e per quelle fino alla fine delle attività didattiche.
 
L’intesa sottoscritta il 1 ottobre prevedeva anche la presentazione di un Disegno di legge per il conseguimento delle abilitazioni all’insegnamento a carattere strutturale e permanente che dovrebbe consentire, a tutti gli esclusi della procedura concorsuale riservata, regole certe ed una prospettiva di stabilizzazione più concreta. Senza la presentazione di questo disegno di legge, il Decreto rischia di essere inutile ai fini prefissati di un’auspicabile riduzione a valori fisiologici della percentuale dei precari della scuola. Per questo motivo, durante l’audizione presso la Settima e l’Undicesima Commissione della Camera, abbiamo lanciato un appello al Governo e a tutte le forza politiche, di maggioranza e dell’opposizione, al fine di accelerare la presentazione e l’approvazione di questo Disegno di legge tanto atteso ma di cui ancora non si ha traccia.
 
Non farlo, ci porterà il prossimo anno a dover nuovamente ragionare su di un’altra procedura straordinaria.
 
 
 
 


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Numero 1 - Gennaio 2020
Direttore Responsabile: FRANCO ROSSO
Responsabile di Redazione: RENZA BERTUZZI
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Vicecaporedattore: Gianluigi Dotti.
Antonio Antonazzo, Piero Morpurgo, Fabrizio Reberschegg, Massimo Quintiliani.
Hanno collaborato a questo numero:
Valeria Ammenti, Ave Bolletta, Giovanni Carosotti, Rosario Cutrupia, Alberto Dainese, Giovanni De Luna, Danilo Falsoni, Marco Morini, Rocco Antonio Nucera, Adolfo Scotto di Luzio, Fabrizio Tonello, Sergio Torcinovich, Ester Trevisan, Maurizio Viroli.