 
    Le trattative lunghe, e per certi versi improduttive, di questi mesi hanno ancor di più evidenziato le lacune di un maxi comparto che comprende realtà tra loro diversissime. Per restituire il ruolo centrale che spetta alla scuola ed in particolare ai docenti, appare ancor più evidente che si debba prevedere un contratto specifico per la docenza.
 
    GIORNATA MONDIALE DELL’INSEGNANTE 2025
 
    Meno diritti ai docenti, regressione dell’apprendimento degli studenti: perché è ora di rimettere mano all’autonomia delle scuole
 
    La proposta di legge di bilancio per il 2026, se integralmente approvata, introdurrà alcune modifiche che incideranno direttamente sull’attività e sulle tutele dei docenti, intervenendo su aspetti organizzativi, fiscali e previdenziali.
 
    Il “Fondo della scuola”, così come il “concorsone”, sono tessere di un più ampio disegno che, con i provvedimenti normativo quali l’Autonomia scolastica e l’istituzione della Dirigenza scolastica, intende realizzare l’obiettivo dell’ideologia neoliberista
 
    Democrazia e lavoro sono le due gambe su cui si regge il corpo della Repubblica. Il lavoro, nell’ottica della Costituzione, ha un duplice volto: è condizione di libertà allo stesso modo in cui lo è, sul piano spirituale, l’istruzione: non a caso, anch’essa configurata dai costituenti, alla pari del lavoro, come un diritto/dovere
 
    In un’ottica di riforma, Milei* propone di incentivare il sistema di scuole private, attraverso sussidi e agevolazioni fiscali, per consentire a più famiglie di accedere a un’istruzione di qualità.
 
    Nelle varie riforme la professione docente è stata ignorata e spesso mortificata, come se le carenze della scuola fossero da attribuire ai docenti.
 
    Una situazione che mette in evidenza il nodo di fondo: l’istruzione, diritto costituzionale e bene comune, rischia di diventare un lusso accessibile solo a chi può permetterselo.
 
    Incontro il collega Luca Bondi, docente all’IISS "Vincenzo Cardarelli", presidente e fondatore di Semi di Pace,1 nella Cittadella dove ho già avuto modo di assistere agli interventi di Marco da Milano sulla Resistenza, di Lello dell’Ariccia sulla Shoah, dei volontari che hanno operato nella tragedia di Cutro; iniziative affollate da una moltitudine di studenti attenta e partecipe.
 
    Nello spirito dei Documenti dell’Unesco la pace diviene il motore per costruire società migliori e giuste, per agire sulle povertà, per promuovere l’uguaglianza di genere, tutelare la salute e il benessere generale, per eliminare il razzismo e praticare l’ospitalità, per nutrire il rispetto per la diversità delle culture e delle opinioni, per generalizzare la comprensione tra i popoli
 
    Come sono stati imposti ai docenti i principi della “didattica per competenze”, destinata a umiliare i saperi disciplinari e i contenuti di cultura, per favorire un processo di condizionamento delle intelligenze, per orientarle verso un contesto di valori sempre più in linea con principi di tipo consumistico e anti culturale.
 
    Oggi i servizi dello stato sociale, come scuola, sanità, enti locali, servizi di sicurezza, sono ampiamente sotto finanziati. Questo accade perché i cittadini vivono in un’illusione fiscale, quella che i servizi possano essere mantenuti riducendo le tasse, cioè pagando di meno. Questo ovviamente non è possibile.
 
    Con un modo unico ed irripetibile la commedia all’italiana ha raccontato i mali della società di quegli anni con una satira realista di costume.
 
    Molto spesso il linguaggio viene usato per difendere l’indifendibile: eufemismi e formule vuote vengono scelti per nascondere crudeltà e ingiustizie
 
    Un appello ai docenti a “non arrendersi, a resistere alle semplificazioni e alle scorciatoie che sviliscono il mestiere di insegnare”.
 
    La proposta presentata da Pistoia — intitolata “Pistoia: l’avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro” — fin da subito è apparsa ambiziosa e allo stesso tempo credibile
 
    Un libro che contribuisce positivamente al dibattito pubblico: stimola il pensiero, apre prospettive.
 
    È importante parlare di legalità nelle scuole ma bisogna parlarne nella maniera adatta, rapportandosi proprio alla vita della scuola (argomenti come il bullismo) e soprattutto non parlarne in maniera estratta.